Genova. Vestiti di tutto punto, ma con grande efferatezza rapinavano le loro vittime. La cosiddetta “Banda dei Rolex”, però, è finita in manette all’alba di ieri. I 4 arrestati, Fabio Mellone (30 anni), Daniele Esposito (31 anni), Francesco Muro (50 anni) e Emanuele Lendano (25 anni), sono ritenuti responsabili della commissione di 9 rapine, di cui una a Genova, una Roma e 7 a Milano, nonché un tentativo fallito nel capoluogo ligure, tutte commesse sotto la minaccia di una pistola e connotate da particolare brutalità.
“Qui a Genova siamo abituati ad avere a che fare con questi trasfertisti di origine campana, che ciclicamente e quasi sempre nella stagione estiva, vengono nella nostra regione per compiere rapine – spiega Maria Teresa Canessa, vicequestore della squadra Mobile – La Liguria in realtà è scelta come regione di transito verso il milanese e la vicina Costa Azzurra o la Spagna”.
Il modus operandi è tipico. “Solitamente questi criminali hanno l’abitudine di adocchiare macchine costose nelle zone ‘in’ dei capoluoghi scelti e poi hanno buon occhio per verificare se i possessori di queste auto abbiano anche orologi preziosi al polso – prosegue il vicequestore – questa banda, però, ha anche la particolarità di agire con grande violenza, perché tutti colpivano travisati e con una pistola, producendo a volte anche ferite perché colpivano le vittime con il calcio dell’arma”.
I malviventi puntavano orologi di grande valore, solitamente Rolex da 25 mila euro in su. “La banda è composta da più elementi e attualmente siamo ancora alla ricerca di altre persone da individuare – conclude il dirigente – un’altra loro particolarità era quella di non dare nell’occhio. Dovendo frequentare ambienti mondani, infatti, si vestivano in maniera elegante e noleggiavano macchine costose”. Un camuffamento quasi perfetto, quindi, che però non è servito per sfuggire all’arresto.