Economia

Acqua, svelato il mistero del prezzo delle bollette a Genova

rubinetto acqua

Genova. L’acqua che sgorga dai rubinetti di Genova e di tutta la Liguria è di buona qualità. La Liguria, dal 2003 in poi a differenza di altre 13 regioni (Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Veneto), non ha mai chiesto deroghe al ministero della salute per nessuno dei 13 inquinanti (arsenico, boro, cloriti, cloruri, fluoro, magnesio, nichel, nitrati, selenio, solfato, trialometani, tricloroetilene, vanadio).

Ancora oggi rimangono in vigore deroghe nel Lazio (arsenico, fluoruri), Toscana (arsenico e boro) e in un comune della Campania per il fluoruro. Lo conferma un dossier di Legambiente e Cittadinanzattiva.

Però in Liguria, e Genova e Spezia in particolare, l’acqua costa un po’ di più. I costi delle bollette che i consumatori devono sopportare in Liguria sono in una fascia media e quelli di Genova si collocano in una fascia medio-alta. Circa un quinto più cari della media nazionale. Restano però al di sotto di 120 euro annui delle province più care della Toscana e dell’Italia centrale in genere.

La tariffa che viene applicata in ogni provincia italiana varia in virtù o in peccato della condizioni del prelievo dell’incanalamento e della distribuzione e di altri fattori. L’abbondanza d’acqua e la facilità di incanalarla e portarla nelle case non è la stessa nel Sardegna, in Valle d’Aosta, o a Roma. La tariffa è stabilita dalla legge nazionale.

Il costo della bolletta del servizio idrico per l’ambito genovese è determinato dalla provincia di Genova che, per la normativa regionale, ha competenza sul servizio stesso ed opera attraverso la segretaria tecnica acqua, che controlla l’attività del gestore unico: Iren Acqua e Gas SpA.

L’aumento tariffario per l’anno 2012, é stato del 6,1 %. Se la tariffa del 2012 fosse stata calcolata con il vecchio metodo l’aumento sarebbe stato del 6,5%; la tariffa del 2013 – calcolata sempre con il nuovo metodo – diminuisce rispetto a quella del 2012 – calcolata con il nuovo metodo – dello 0,6%. L’effetto è di calmierare il mercato.

Come nasce l’entità della tariffa (2 euro/mc) che per una famiglia di tre
persone con un consuno di 192 mc arriva a oltre 380 euro?

Le voci determinanti sono due: territorio e investimenti. Monti e colline costringono ad un costoso pompaggio dell’acqua immessa nel sistema idrico con ingenti costi di funzionamento specie per l’energia elettrica. La depurazione prevede lavori pesanti. A Recco, Arenzano, Rapallo, Torriglia, Lavagna, Sestri Levante, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese, Cogorno, Ne e soprattutto a Cornigliano, per sostituire l’attuale depuratore che provoca miasmi insopportabili, sono in corso i lavori o le procedure per la realizzazione degli stessi.

Questi oltre 250 milioni (292,76 euro per ogni genovese) di investimenti comportano e comporteranno una ricaduta sulla tariffa, compensata dal miglioramento della qualità.

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