Genova. E’ uno dei tanti appartamenti di proprietà di Arte, fatiscenti e quindi necessariamente sfitti nella zona del Cep. Sono circa 200 dicono i giovani dello Sportello per il diritto alla casa, e di tanto in tanto vengono occupati da chi tecnicamente non ne avrebbe diritto, ma che comunque ha bisogno di una casa per la propria famiglia.
Questa mattina intorno alle 8 i giovani dello Sportello per il diritto alla Casa si sono ritrovati in via Novella per impedire che una famiglia di tre persone con padre disabile e figlia minore, venisse messa in mezzo a una strada. “I tre vivono con circa 630 euro al mese, frutto della pensione di invalidità dell’uomo e con i pochi soldi recuperati dalla madre facendo le pulizie in nero” raccontano i giovani dello Sportello.
Dopo l’arrivo dei fabbri e del rappresentate di Arte si è aperto però un minimo di spiraglio, vale a dire una proroga di circa un mese allo sgombero nel tentativo di trovare una soluzione alternativa per la famiglia, portando in Comune tutti i documenti che provano le difficoltà oggettive a sostenere un affitto a prezzi di mercato a partire proprio dall’invalidità del capofamiglia.
“Ci chiediamo – scrive sulla sua pagina facebook lo Sportello per il diritto alla Casa – come la proposta di moratoria sugli sfratti per morosità incolpevole, approvata recentemente dal Consiglio Comunale, possa essere risolutiva per una problematica, quella dell’abitare, che di giorno in giorno diventa sempre più pressante in alcuni quartieri di Genova. Non tiene minimamente conto, infatti, di quanto sia facile diventare “morosi colpevoli”al giorno d’oggi”.
Domani mattina, intanto, nuovo appuntamento in via Ravel a Begato, dove è stato notificato un altro sgombero esecutivo.