Genova. Lutto al braccio per il tribunale di Chiavari, a forte rischio chiusura. Ma Gino Garibaldi, consigliere regionale del Pdl, i suoi colleghi e con loro migliaia di cittadini del Tigullio ancora non disperano e si affidano alla decisione della Corte Costituzionale, attesa per le prossime ore.
Tutta colpa della spending review, il provvedimento del Governo Monti che ha deciso l’accorpamento di numerosi palazzi di giustizia, tra i quali, appunto, quello di Chiavari.
“Speriamo si possa salvare nonostante noi abbiamo messo il lutto al braccio – ha spiegato Garibaldi questa mattina in Consiglio regionale -. Con la spending review si vuole togliere quello che non funziona ed è giusto. Ma quando si va a toccare quello che funziona è veramente un controsenso”.
Sì, perché, secondo tutte le statistiche, quello di Chiavari è un tribunale efficiente e serve un vasto territorio che d’ora in poi dovrà venire a Genova. “Bisogna andare a vedere le realtà del territorio: facendo questo si vede che chiudere il tribunale di Chiavari non è applicare la legge”.
C’è poi la nota questione delle spese sostenute, pochi anni or sono, per costruire e rendere funzionale la struttura: “Noi abbiamo speso 14 milioni di euro degli italiani – concluide Garibaldi – chiudere Chiavari significa aumentare le spese e aumentare le difficoltà dei cittadini. Se questa è la democrazia, allora viva… e qui mi fermo”.