Genova. Una quarantina di persone che il 10 luglio scorso hanno preso parte ai presidi no Tav nei cantieri di Alta velocità della Valpolcevera sono state indagate del pm genovese Cristina Camaiori per interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale.
Il 10 luglio scorso un centinaio di persone aveva effettuato un presidio di protesta a Trasta, località della Valpolcevera, nell’entroterra genovese, contro gli espropri dei terreni per la costruzione del Terzo Valico.
Poi, facendo una catena umana, si erano posizionati in un terreno per impedire che venisse requisito. Secondo l’accusa avrebbero anche opposto resistenza alle forze dell’ordine intervenute sul posto. Tra i manifestanti erano stati individuati appartenenti ai comitati No-Tav e No-Terzo Valico e all’area anarchica, giunti anche dal Basso Piemonte.