Genova. Agg.11. I tecnici del Cociv stanno andando via accompagnati dai fischi e dai cori ironici dei No Tav. Anche la Digos sembra lasciare Trasta, non si sa se definitivamente o per far ritorno nel pomeriggio. La situazione al momento è comunque tranquilla.
“Da un lato tolgono i finanziamenti e dall’altra vogliono a tutti i costi andare avanti con l’opera. E’ come se uno si stesse per costruire la casa, iniziasse a fare le fondamenta, poi la lasciasse lì per anni e magari chissà”. E’ lo stato dell’arte del Terzo Valico secondo i No Tav No Terzo Valico, oggi in presidio a Trasta contro gli esprori, a un anno esatto da quando tutto ebbe inizio. Due i “blocchi”: uno a valle e uno più a monte, dove sono in forza, già dalle 7, Digos e Cociv. Alle 9.30 era previsto il primo esproprio, ma per ora la situazione resta “tranquilla”, anche se l’arrivo dei tecnici potrebbe creare tensione.
“Esattamente un anno dopo – spiega Davide Ghiglione, consigliere municipale FdS della Valpolcevera – ci ritroviamo a Trasta, a presidiare contro gli espropri. In questa zona dovrebbe essere costruita una strada di accesso per l’unico tratto del terzo valico scoperto – continua Ghiglione – Uscendo dalla principale galleria che sarà costruita dietro villa Sanguineti si andrebbe direttamente a intersecare la collina di Murta e ci sarebbe quindi un breve tratto scoperto”.
Di qui gli espropri dei terreni per permettere la costruzione della strada e poi l’allargamento del ponte per il passaggio dei camion. “Ma è una strada molto stretta ci chiediamo come possano transitare mezzi pesanti in una zona dove da un lato ci sono le case e dall’altro il torrente. Questo è un altro interrogativo che poniamo a chi vuole costruire quest’opera a tutti i costi”, sottolinea il consigliere municipale.
“No allo spreco di denaro pubblico. Aprono gallerie e chiudono ospedali”, è lo striscione esposto dagli oltre cento manifestanti insieme alle bandiere No Tav. Tra di loro ci sono anche i consiglieri comunali Paolo Putti (M5S) e Antonio Bruno (FdS).
Il presidio continuerà fino alle 12, sono previsti anche momenti ludici come la colazione per bambini e le attività nell’orto per i più piccoli organizzati dal comitato di quartiere. “Il comitato oltre a essere attivo nella causa No tav è impegnato nella riqualificazione della zona e certo questo progetto non va in quella direzione”, conclude Ghiglione.