Genova. “Rispettosi dei diritti di tutti”, istituzioni comprese, senza però rinunciare a chiedere, “in modo deciso”, che venga garantito “un modello di città inclusiva e un welfare dignitoso per i cittadini”. E’ l’anticipo di quanto succederà giovedì a palazzo Tursi in concomitanza con la seduta monotematica sul Welfare.
Alle 13,30 davanti al Comune il Forum del Terzo Settore genovese in collaborazione con Cgil, Cisl e Uil realizzerà un presidio in Via Garibaldi per manifestare “il malessere di operatori, organizzazioni e cittadini” e per sensibilizzare il più possibile “tutti coloro che dovranno assumersi la responsabilità di approvare un bilancio che preveda dei tagli sui servizi sociali”.
“Siamo a luglio inoltrato e il Comune di Genova non è ancora riuscito ad approvare il bilancio di previsione 2013 – spiega il portavoce del Forum Terzo Settore, Ferdinando Barcellona – soprattuto non è stato in grado di definire quante risorse verranno messe sulla posta di bilancio dei servizi sociali. Ad oggi sembrerebbero mancare ancora circa 5 milioni di euro per garantire la tenuta dei servizi ai cittadini più fragili di questa città” (minori a rischio di esclusone sociale, adulti in difficoltà, anziani, disabili, senza dimora). Una cifra condizionata dalle scelte che giunta e consiglio faranno in termini di pressione fiscale (aumento dell’IMU dell’1 per mille?). “l’ipotesi migliore” per l’Amministrazione ma che si tradurrebbe in una “perdita secca di almeno 150 lavoratori – sottolinea Barcellona – Come Forum ci aspettiamo che il Sindaco e la sua Giunta siano in grado di fare scelte coraggiose per salvaguardare la tenuta sociale di questa città”.
Sea, Serefa, centri di aggregazione per minori, centri di educazione al lavoro, trasporto disabili con accompagnatore, questi alcuni dei servizi che più di altri potrebbero essere chiusi o fortemente ridimensionati.
Giovedì in Aula Rossa verrà discussa una proposta di delibera “indirizzi a sostegno del sistema di Welfare”, firmata da quasi tutti i gruppi consiliari, che tra i diversi punti impegna sindaco e giunta a costruire “un’alleanza per il welfare municipale, un patto cittadino, che coinvolga tutte gli attori delle politiche sociali (Sindaco, Giunta, dirigenti del Comune, delegati del terzo settore, rappresentanti del sindacato, operatori del pubblico e del privato, consiglio comunale, municipi) nella definizione di un progetto comune in grado di coordinare, attorno ad una visione strategica condivisa, attori e sistemi”.