Stress accumulato durante il servizio, Silp Cgil: “Chiediamo risposte, gli agenti di polizia non possono più aspettare”

Roberto Traverso, segretario Silp Cgil

Genova. L’opinione pubblica è stata informata dell’esistenza di uno studio scientifico circa lo stato psicologico dei poliziotti del 6 Reparto Mobile di Genova Bolzaneto. Si parla di alcuni casi di presunte sintomatologie depressive legate allo stress subito e accumulato durante lo svolgimento dei servizi di ordine pubblico.

Il SILP CGIL da anni sta aspettando che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza si adegui al colpevole mancato rispetto della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro in merito agli effetti sui lavoratori del cosiddetto “stress correlato” al servizio. Ci riferiamo, non solo ma in particolar modo, ai servizi prestati in ordine pubblico. Dopo anni di silenzio assordante, succede che oggi, aprendo un quotidiano, ci troviamo di fronte al presunto stato depressivo di 1 operatore su 10 fra quelli che lavorano presso il 6^ Reparto Mobile!

Il SILP CGIL da sempre sostiene che il delicatissimo ruolo sociale garantito da chi opera in piazza per garantire l’ordine pubblico (ci riferiamo anche alle forze territoriali) dovrebbe essere supportato concretamente dal Dipartimento della P.S. attraverso adeguata e specifica formazione, turn over, carichi di lavoro adeguato, equipaggiamenti idonei, modalità di servizio consone,ma nessuno ci ha ancora ascoltato. Ricordiamo che sono anni che denunciamo la mancanza di adeguato supporto psicologico e che difficilmente chi ha disagio riesce a denunciarlo, perché scatterebbero immediatamente quei meccanismi di sospensione dal servizio previsti da norme a dir poco anacronistiche.

I poliziotti del 6^ Reparto Mobile di Genova Bolzaneto non vogliono più addosso etichette mediatiche a causa del G8 del 2001. Infatti gli “errori” di quello sciagurato evento non furono di certo dovuti al reparto genovese visto che, come dicemmo dal primo minuto, nel 2001 tutta la Polizia di Stato genovese fu COMMISSARIATA!

Questi lavoratori non vogliono essere considerati dall’opinione pubblica come dei pericolosi “stressati”. Non si sentono diversi da altri lavoratori che operano in condizioni di disagio e giustamente hanno diritto ad un adeguato supporto per poter svolgere in sicurezza, anche psicologica, il proprio lavoro. È preoccupante che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza stia sottovalutando il problema, mentre l’analisi scientifica, boutade mediatiche a parte, evidenzia che occorre valutare con attenzione questa tipologia di rischio lavorativo.

Il SILP CGIL oltre a chiedere l’immediato rispetto della normativa vigente relativa alla valutazione del rischio dovuto allo stress correlato dei lavoratori della Polizia di Stato, aspetta risposte concrete alle reiterate richieste di contenimento dei carichi di lavoro sostenuti in ordine pubblico sul territorio nazionale dai poliziotti, che operano in condizioni di continua emergenza causate dalla carenza di personale. È inaccettabile che il Dipartimento della PS oltre a non assumere il personale continui a non pagare migliaia e migliaia di ore di straordinario lavorate addirittura nel 2012 e che, incredibilmente, abbia deciso di tagliare unilateralmente il monte ore dello straordinario per l’anno 2013.A questo punto le risposte dovranno arrivare.

Roberto Traverso Segretario Generale Provinciale Silp Cgil Genova

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