Santuario dei cetacei, stavolta la rete è solo digitale: per balene e delfini nasce “Intercet”

delfini vasca padiglione

Genova. Nel giorno in cui l’Acquario di Genova si rinnova, con l’inaugurazione del nuovo Padiglione dei Cetacei progettato da Renzo Piano, un provvedimento della giunta Burlando, approvato in mattinata, dà il via ad un nuovo progetto di collaborazione con la struttura del Porto Antico in difesa dell’ecosistema marino-costiero.

E in particolare dell’area transfrontaliera dell’Alto Tirreno che ospita il Santuario dei Cetacei, uno spazio marino di 87.500 chilometri quadrati, nato del 2002 per la protezione dei mammiferi marini. Il segretariato, con sede operativa a Genova, fu creato nel 2006.

Insieme con Arpat- Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Toscana, la Regione Sardegna, l’Office de l’Enviroment de la Corse e la Provincia di Livorno, la Regione Liguria ha deciso infatti di proseguire con la Fondazione Acquario di Genova il lavoro di valorizzazione degli aspetti ecologici, naturalistici e di gestione delle risorse biologiche del Santuario Pelagos già avviato con il Progetto Ue Gionha (Governance and Integred Observation of marine natural habitat) 2007-2013.

L’intesa è finalizzata alla gestione della piattaforma “Intercet” che mette in comune fra i vari partner i dati sulle popolazioni di cetacei e delle tartarughe marine, anche attraverso schede e fotografie. Una sorta di rete permanente per la condivisione di dati e informazioni sulla classificazione della biodiversità marina mediterranea.

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