Genova. Piccola speranza per i lavoratori Corige in agitazione da alcune settimane dopo che l’appalto per le rimozioni genovesi è stato affidato ad altre imprese, senza clausola sociale che prevedesse per i nuovi soggetti l’obbligo di prendere in carico i lavoratori che da anni svolgono questo servizio e che dal 1 luglio rischiano il posto di lavoro.
Oggi, dopo una riunione con i capigruppo e una delegazione di lavoratori arrivati a Tursi in segno di protesta, l’assessore Fiorini si è impegnata a visionare formalmente, nel giro di qualche giorno, la documentazione sulla gara di appalto su cui i lavoratori Corige chiedono “spiegazioni da più di dieci giorni”, impegnandosi a riceverli nuovamente.
“Il Comune ha indetto una gara d’appalto per il servizio delle rimozioni – spiega Marco Torrini – le nostre ditte consorziate lavorano per il Comune da 20 anni, ma l’appalto è stato vinto da una nuova società che entrerà a far parte delle rimozioni genovesi a partire dal primo agosto. E a nostro avviso la gara non è stata vinta in maniera chiara – aggiunge Torrini – abbiamo una documentazione che ci lascia più di un dubbio per questo abbiamo chiesto questo incontro con l’assessore Fiorini”. Sabato i lavoratori Corige hanno scioperato per l’intera giornata con un presidio in via Casaregis. “Da sabato abbiamo ripreso regolare servizio come da 20 anni a a questa parte – conclude Torrini – garantendo le situazioni in cui è necessario il nostro operato. Non intendiamo fermarci e speriamo che la giustizia faccia il suo corso”.