Cronaca

Privatizzazioni, tra Comune e lavoratori è scontro: il consiglio si spacca

aster protesta comune

Genova. Teso faccia a faccia tra il sindaco di Genova Marco Doria e due rappresentanti dei lavoratori Aster questa mattina fuori dalla sala del consiglio comunale durante un’interruzione dell’assemblea per la conferenza dei capigruppo sui momenti di tensione fuori dal palazzo.

Nessun accordo trovato tra il primo cittadino e i lavoratori che dicono ‘no’ all’ipotesi di parziale privatizzazione dell’azienda che si occupa delle manutenzioni in città. ”Mi sono detto disponibile a incontrare una delegazione di 20-30 lavoratori, alla proposta di confronto e’ stato risposto ‘no’, tutti i lavoratori Aster vogliono entrare – ha spiegato Doria – in quest’aula si sono ripetute delle azioni di intolleranza, noi abbiamo sempre discusso con tutti, ieri due vigili urbani si sono fatti male solo perché cercavano di tenere ordine in tribuna. Ci sono gruppi di persone che vengono in consiglio comunale con l’obiettivo di controllare e indirizzare con forza l’azione politica, è inaccettabile”.

”Ci sono – ha sottolineato Doria – due principi fondamentali da difendere: il consiglio comunale è l’assemblea che rappresenta la città, deve poter lavorare, è un dovere primario, dovrebbe essere un dovere primario di tutti, è un diritto poter discutere il bilancio, un documento a cui è legata la sopravvivenza di società come Amt e Fiera di Genova. La maggioranza ha il diritto di portare in aula le delibere che ritiene importanti per il futuro della città, se la delibera non piace a un gruppo di lavoratori, non può essere ritirata, è un elemento di democrazia”.

Non tutti sono stati d’accordo sulla scelta di non far entrare i lavoratori. “Un brutto segnale questo della politica che non parla con i lavoratori, che però è diretta conseguenza di questa delibera che smentisce molti dei principi della campagna elettorale di Marco Doria – ha dichiarato Antonio Bruno, capogruppo Fds, che era uscito dall’aula per parlare con i lavoratori – Valeva la pena di prendere qualche fischio in più, ma parlare con i lavoratori. Mi sembra che la crisi nella maggioranza sia ormai evidente”.

Anche il consigliere del M5S, Paolo Putti, avrebbe voluto accogliere i lavoratori in aula.

Forti le parole di Edoardo Rixi, capogruppo Lega Nord. ”Andrò dal prefetto di Genova a denunciare che mi è stato impedito di partecipare ai lavori del consiglio comunale”. E’ lo sfogo di Rixi, dopo esser rimasto fuori da Palazzo Tursi a causa dei momenti di tensione tra i lavoratori Aster e forze dell’ordine.

”Non si è mai verificata una situazione del genere in tutta la storia del Comune di Genova – ha detto Rixi – ovvero che un consigliere comunale non potesse partecipare ai lavori dell’aula perché sono state chiuse le porte del Comune e non è stato previsto un ingresso secondario. Persino alcuni giornalisti sono stati tenuti fuori. Un consiglio a porte chiuse è un bruttissimo segnale”.
Per motivi di sicurezza e di ordine pubblico oggi gli accessi alla sala del consiglio comunale sono regolati e per alcuni momenti sono stati bloccati a causa della protesta dei lavoratori Aster.

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