Cronaca

Pesto al botulino, tra controlli e falsi allarmi. Regione Liguria: “Consegnate i vasetti sospetti alla Asl”

il genovese gnocchi al pesto

Genova. Lotto 13G03 con data di scadenza 09/08/2013. E’ questa la partita di pesto incriminata e sospettata di essere contaminata dal botulino. L’allarme si è diffuso ieri sera, dopo che la ditta produttrice Bruzzone e Ferrari di Genova-Prà aveva diffuso un comunicato con cui annunciava il ritiro dal commercio del prodotto.

La Regione Liguria ha immediatamente attivato tutte le strutture sanitarie: “Stiamo seguendo con la massima attenzione – ha comunicato l’assessore alla Salute Claudio Montaldo – questo possibile rischio botulino emerso dalle procedure di autocontrollo su una partita di pesto distribuita in Piemonte eseguite dalla stessa ditta produttrice Bruzzone e Ferrari di Genova-Prà alla quale va il nostro apprezzamento per aver provveduto, insieme con gli operatori sanitari, a ritirare subito il prodotto dal mercato. I campioni sono ora all’Istituto Superiore di Sanità per essere analizzati”.

La raccomandazione è, naturalmente, quella di prestare attenzione e, qualora si fosse in possesso di una confezione di pesto incriminata, di non consumarla e di consegnarla alla Asl o al negozio o supermercato di acquisto.

Al momento non si registrano casi di avvelenamento, anche se il timore tra la popolazione ha fatto registrare i primi falsi allarmi. Alcune persone preoccupate per avere mangiato pesto della ditta che ieri ha lanciato l’allarme si sono presentate stamani in due ospedali genovesi per chiedere consigli e un controllo.

Niente botulino anche per l’uomo di 50 anni di Sarzana che si è recato in ospedale con la moglie accusando mal di pancia e diarrea. Dopo i controlli, i medici hanno escluso un avvelenamento ma hanno deciso di tenere in osservazione i due.

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