Genova. Cominciano a trapelare le prime indiscrezioni sulla morte di una paziente di 53 anni avvenuta ieri sera attorno alle 21 in sala operatoria al San Martino. Nel pomeriggio ne ha dato notizia lo stesso ospedale, che ha allertato la Procura della Repubblica che si è adoperata per cominciare le prime indagine.
Già dagli ambiente ospedalieri, e dal comunicato diramato, si comprendeva come la motivazione del decesso potesse essere ricondotta a un cattivo funzionamento delle macchine. A provocare la morte della paziente sarebbe stata una bolla d’aria entrata nel corpo mentre era in corso la circolazione extracorporea. L’anomalia che ha portato all’immissione di aria sarebbe stata registrata nella macchina che consente la circolazione extracorporea durante gli interventi chirurgici.
Gli inquirenti dovranno stabilire se il problema è stato nel macchinario eo umano, e comunque a cosa sia derivato anche il problema del macchinario.
La macchina cuore-polmoni che avrebbe patito un’anomalia “aveva lavorato altre volte senza mai dare problemi”, per quanto affermano dall’ospedale San Martino. Quel tipo di macchina, tra l’altro, non e’ l’unica esistente nel nosocomio genovese. SI è mossa anche la Regione Liguria, con l’assessore regionale alla sanitò Claudio Montaldo, subito informato, che ha disposto accertamenti e approfondimenti di concerto con la direzione sanitaria dell’ospedale.