Cronaca

Liquami in mare e divieto di balneazione, scatta la denuncia: balneari contro Idro Tigullio e Comune di Rapallo

Rapallo. Il guasto era arrivato, tra capo e collo, nella giornata di sabato: mezzo metro di materiale melmoso fuoriuscito dalla centrale di smistamento di via Betti ed il sindaco di Rapallo Costa che era intervenuto con un’ordinanza cautelativa di divieto di balneazione.

Un danno enorme per la cittadina rivierasca a forte vocazione turistica, con la fuoriuscita di materiale fognario avvenuta proprio nei pressi del torrente S.Francesco che sfocia in mare. In attesa di conoscere se l’ordinanza potrà essere ritirata, l’episodio avrà anche conseguenze legali: l’Associazione balneari di Rapallo chiamerà in causa la società Idro Tigullio e il Comune di Rapallo.

L’Associazione ha dato infatti mandato a un legale di agire per tutelare le attività balneari di Rapallo “per il gravissimo danno economico e di immagine che queste hanno subito, stanno subendo e subiranno a causa del divieto di balneazione in vigore in tutto il golfo”.

“La responsabilità di Idro Tigullio – spiegano i balneari – è conclamata nel preambolo dell’Ordinanza Comunale e nella nota che il dirigente della società Giobatta Dasso ha inviato all’amministrazione Comunale. Gli operatori balneari si attiveranno anche nei confronti della Amministrazione Comunale affinché siano disposti controlli più stringenti sull’operato della società Idro Tigullio che gestisce, a nostro parere malissimo, il ciclo delle acque del Comune di Rapallo e che dovrebbe gestire il futuro depuratore”.

Ma, a detta degli operatori turistici, il danno è fatto: “segnaliamo molti recessi relativamente a contratti già stipulati con clienti e disdette di contratti che dovevano partire nei prossimi giorni. Ci si aspetta che il Comune svolga un’attività informativa adeguata per evitare, dopo la ripresa della balneazione, che l’immagine di tutti gli operatori commerciali risenta ancora del gravissimo episodio”.

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