Genova. Bagarre in Regione sulla legge elettorale. Il consigliere Ezio Chiesa (Liguria Viva) ha chiesto, a norma di regolamento, l’iscrizione all’ordine del giorno della proposta di legge numero 242 riguardante le “Norme per l’elezione del Consiglio Regionale Assemblea Legislativa della Liguria e per l’elezione diretta del presidente della Giunta Regionale”.
Il presidente Rosario Monteleone, invece, ha annunciato che non sarebbe stata discussa oggi, ma rimandata alla seduta successiva. A quel punto è esploso il caos, prima con un intervento molto “animato” del consigliere Armando Ezio Capurro e poi del capogruppo del Pdl, Marco Melgrati.
Deciso l’intervento di Capurro, affinché fosse l’aula, organo sovrano, ad esprimersi. “Decisione condivisa – precisano Capurro e Chiesa – tra l’assordante silenzio dei rappresentanti di Udc, Pd e Sel, da tutti i componenti della minoranza”.
Chiesa e Capurro, insieme ad altri esponenti della minoranza, hanno ripetutamente chiesto a Monteleone di dare “voce all’aula”, invece di trincerarsi sulle sue “discrezionali prerogative”. Quando il presidente ha deciso di proseguire i lavori dando corso all’ordine del giorno i consiglieri Chiesa, Capurro e tutta la minoranza sono usciti dall’aula.
“La proposta di legge prevede, tra l’altro, l’eliminazione del famigerato ‘listino’ che, ad oggi, permette a sette consiglieri regionali di essere eletti senza passare attraverso il giudizio degli elettori”, precisano infine Chiesa e Capurro.
Forte anche l’intervento del capogruppo del Pdl, Marco Melgrati. “Avremmo voluto discutere la proposta di legge elettorale presentata dal Consigliere Chiesa in Consiglio regionale questa mattina, purtroppo l’Ufficio di Presidenza, benchè tutta la Minoranza ed una parte della Maggioranza fosse d’accordo, in maniera pilatesca si è appellato al regolamento per non affrontare questa legge che prevede l’abolizione del listino”, commenta
“Purtroppo è in atto una manovra che non ci piace da parte del Presidente del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta i quali vogliono portare avanti una proposta di legge che prevede il mantenimento del listino, strumento utile solo a mantenere equilibri interni agli schieramenti facendo eleggere personaggi senza che questi vengano sottoposti al vaglio del cittadino elettore”, conclude.
Anche il consigliere della Lega Nord, Edoardo Rixi ha abbandonato l’aula. Edoardo Rixi “E’ vergognoso che in Liguria, a differenza di altre Regioni come ad esempio la Lombardia, si stia ancora a discutere listino si/listino no – dichiara – Oggi con l’attuale legge elettorale vengono nominati da chi vince le elezioni otto Consiglieri Regionali anche se non hanno preso neppure un voto da parte dei cittadini. E’ un piccolo porcellum, una vergogna che va eliminata”.