Genova. Si sono svolti questa mattina gli interrogatori di garanzia del comandante Roberto Paoloni e del primo ufficiale Lorenzo Repetto, indagati per l’incidente in porto a Genova del 7 maggio scorso, quando il cargo Jolly Nero urtò la Torre piloti abbattendola e causando 9 morti.
I due ufficiali si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre il pilota Antonio Anfossi, che non si è recato in tribunale perché ancora ammalato, ha presentato un certificato medico della valenza di 30 giorni.
Gli interrogatori, che si sono tenuti dinnanzi al gip Ferdinando Baldini, sono legati al provvedimento con cui il magistrato ha sospeso i tre indagati, inibendo loro di lavorare per due mesi.
Il provvedimento era stato chiesto dalla procura sostenendo che i tre, se si fossero trovati ancora in navigazione, “avrebbero potuto reiterare ancora i comportamenti negligenti adottati la notte della tragedia”.
L’avvocato di Lorenzo Repetto, Pasquale Tonani, ha spiegato le motivazioni che hanno portato l’imputato a non parlare davanti al gip. “Ci siamo avvalsi della facoltà di non rispondere perhcé dobbiamo fare ancora le trascrizioni della scatola nera e aspettiamo la perizia dei consultenti della procura, che verrà depositata a fine luglio. Poi ci sarà tempo per rispondere alle domande”.