Economia

Hi-Tech, campanello d’allarme per Genova: poco rinnovamento, le imprese fuggono a Milano

carlo castellano - nanotecnologie - dixet

Genova. “Delle 937 startup iscritte al registro delle imprese innovative presso le Camere di Commercio il primo luglio 2013 in tutte le Regioni italiane, solo 22 sono liguri, contro le 179 della Lombardia, le 109 dell’Emilia Romagna e le 88 del Piemonte, un dato molto preoccupante”. Lo ha sottolineato il professore Carlo Castellano, membro del consiglio direttivo dell’associazione “Genova 2012 – città
della tecnologia’ questa mattina nella sede di Confindustria per discutere su come rilanciare l’hi-tech sotto la Lanterna.

”In Liguria c’è una struttura molto forte di imprese hi-tech che non ha un ringiovanimento – ha commentato – non ha nuove imprese, una natalità bassissima, questa tendenza deve essere invertita, negli ultimi quattro anni in Liguria ci siamo ‘fermati’ mentre altre Regioni sono partite, molte imprese nate dall’università avevano sede a Genova e sono andate a Milano, Genova è ferma, un segnale gravissimo che dobbiamo invertire, questa Regione questa città devono capire che bisogna innescare una marcia in più altrimenti si rischia di rimanere indietro”.

”Viviamo un momento congiunturale molto duro – ha aggiunto Castellano – tutti i settori stanno subendo gli effetti della recessione, anche l’hi-tech seppur in modo più contenuto, ci sono dei campanelli d’allarme per l’hi-tech a Genova”.

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