Genova, ok alla nuova diga: sì all’unanimità dal Comitato portuale

porto di genova

Genova. Ok alla nuova diga. Il “sì” è arrivato all’unanimità dal Comitato portuale. Secondo il progetto, la diga sarà lunga 4,8 km, con fondali fino a 45 metri di profondità e in questo modo il porto di Genova potrebbe ospitare navi di nuova generazione, fino a 18-22 mila teu.

La nuova diga sarà spostata a mare di cinquecento metri per dare più spazio alle manovre delle navi e dividerà il traffico degli yacht da quello delle navi commerciali. L’intero progetto ha un costo di circa 1 miliardo di euro.

Con un atto adottato all’unanimità il Comitato portuale di Genova ha deliberato ”di condividere gli esiti del confronto tecnico avviato in merito alle linee guida per la redazione del Piano regolatore portuale” e ”di avviare nei termini più brevi i procedimenti di approvazione delle opere per l’ampliamento e l’accesso al bacino di Sampierdarena”.

Il provvedimento è stato illustrato oggi pomeriggio dal presidente dell’Autorità portuale, Luigi Merlo. ”I risultati che emergono dalle osservazioni raccolte – si legge nella delibera – consentono di identificare alcuni profili comuni che forniscono un’importante chiave di lettura per la definizione di uno scenario condiviso di sviluppo portuale”.

Il primo elemento è rappresentato dall’esigenza di ”ampliare l’accessibilità marittima dello scalo”, il secondo dai vincoli connessi al ‘tetto aereo’, il terzo dal tema della fattibilita’ degli interventi da inserire nel nuovo piano (tempi e costi di realizzazione), il quarto dalla salvaguardia dell’operatività a fronte delle opere da realizzare.

Per l’ambito di Voltri/Prà è ”considerata positivamente l’apertura della diga a levante” ed ”e’ valutata l’esigenza dell’avanzamento della banchina”. Per l’ambito di Sestri/Aeroporto è emersa convergenza sul ”mantenimento dello scalo aeroportuale all’interno della città”. Per l’ambito di Sampierdarena si reputa prioritario ”l’apertura dell’imboccatura di levante della diga foranea” al fine di ”consentire in massima sicurezza manovre ed accessi al bacino del porto storico, al nuovo terminal di calata Bettolo e al comparto delle riparazioni da parte di navi di maggiori dimensioni di quelle attuali”. Infine, per l’ambito delle riparazioni navali è stata condivisa la ”riorganizzazione del settore industriale”.

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