Genova. Il pubblico ministero Stefano Puppoha chiuso le indagini sul sacerdote genovese Gianluca Depretto, insegnante dei Padri Scolopi ed ex cappellano della Costa
Concordia. Il religioso è accusato di essersi appropriato di una dozzina di quadri di pittori fiamminghi del XVI e XVII secolo, recuperati dai carabinieri.
I dipinti, trovati in un garage, erano spariti dall’istituto religioso Calasanzio nel ponente genovese. Secondo l’accusa, il sacerdote, che è stato anche rettore, economo e insegnante al collegio, avrebbe venduto i dipinti per circa 90 mila euro a un mercante d’arte genovese residente in Svizzera, accusato a sua volta di ricettazione.
Depretto, assistito dall’avvocato Alessandro Sola, è anche a processo, sempre per appropriazione indebita, per avere speso 38mila euro delle casse dell’istituto, per compere personali.