Cronaca

Furti a Genova, topi d’appartamento in trappola: walkie talkie e inseguimenti su tre ruote

Genova. Musa è il nome dell’operazione che ha portato alla cattura di tre rom domiciliati nei campi nomadi di Genova Bolzaneto e di Asti, arrestati dai carabinieri perché ritenuti responsabili di almeno una decina di furti in appartamento a Genova.

“Abbiamo dato vita a una serie di accertamenti su persone già conosciute come autori di furti in appartamento, in particolare, abbiamo individuato alcuni nomadi che pochi giorni fa, durante un furto, sono stati intercettati”, spiega il maggiore Alessandro Ciuffolini, comandante della seconda sezione del Nucleo Investigativo.

Un fuga rocambolesca quella messa in atto dai tre ladri. “Si sono dati alla fuga forzando un posto di blocco – prosegue il comandante – durante la corsa una delle loro gomme è anche esplosa perché sono saliti su un marciapiede, ma nonostante tutto sono comunque riusciti a scappare su tre ruote. Poi li abbiamo cercati e li abbiamo rintracciati: due nel loro campo nomadi e uno in provincia di Venezia”.

Al momento non è possibile dire con precisione quanti siano i furti messi in atto da questa “banda”, ma è probabile che siano almeno una decina e tutti nella sola provincia di Genova. Nell’auto usata per la fuga è stato ritrovato l’intero bottino del furto, nascosto in un apposito vano dietro il volante. Inoltre è stato rinvenuto tutto il materiale da scasso, cioè schiuma per insonorizzare gli allarmi, cacciaviti e piedi di porco.

I tre ladri, infine, agivano anche con un’altra particolarità, ovvero usavano le radioline portatili anziché i cellulari al fine di non essere intercettati facilmente. Ora resta da accertare l’effettivo numero di furti portati a compimento ed è per questo che proseguono le indagini.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.