Genova. “La corruzione fa parte, ormai, del costume, e quindi serve prevenirla e poi reprimerla. La trasparenza è una delle chiavi di volta, ma dobbiamo fare di più. Bisogna cominciare dalle persone, dai ragazzini nelle scuole, ad insegnare a rispettare le regole. Bisogna iniziare dalla prevenzione, alla magistratura, poi tocca la repressione ma spesso arriviamo troppo tardi”. A sottolinearlo Anna Canepa, magistrato della Procura nazionale Antimafia che ha partecipato a un seminario sulla corruzione nella Pubblica Amministrazione, che si e’ svolto a Palazzo Tursi, a Genova.
“Gli strumenti che la legge 190 ci mette a disposizione, sono sicuramente un cambio di passo si tratta di un passettino, piccolo piccolo. Il primo necessario strumento su cui si doveva intervenire e non si e’ fatto e’ la riforma della prescrizione. Bisogna lavorare sui tempi”, ha detto Canepa.
“La corruzione rappresenta la precondizione per le infiltrazioni della criminalita’ organizzata, sopratutto in realtà come le nostre dove i metodi mafiosi sono meno evidenti.
La corruzione – ha sottolineato il magistrato – e’ l’humus dove può arrivare l’infiltrazione della criminalita’ organizzata a maggior ragione serve la prevenzione”.