Regione. Scadenza al 31 dicembre 2020 anche per le concessioni demaniali marittime a uso non turistico-ricreativo. “Lo prevede un emendamento al “decreto del Fare” del governo per il rilancio dell’economia presentato in serata a Roma al Governo nel corso della Conferenza Unificata, dalle regioni”, ha spiegato l’assessore alla Pianificazione Territoriale, Urbanistica Gabriele Cascino che per la Regione Liguria coordina il tavolo nazionale del Demanio.
Per Cascino, un articolo sull’allineamento della scadenza delle concessioni nel decreto del Fare è necessario “per eliminare una disparità fra i concessionari di aree demaniali marittime balneari che godono di una proroga fino al 2020 ,rispetto alle concessioni per usi diversi che invece non l’hanno avuta. Fra queste la pesca, acquacoltura, la cantieristica, lasciate in una situazione di grande difficoltà”.
Fra gli ultimi provvedimenti di fine anno approvati dal Parlamento la legge del 17 dicembre 2012 n.221 ha introdotto la proroga dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2020 delle concessioni demaniali marittime con finalità “turistico-ricreative”. Rientrano in questa categoria, gli stabilimenti balneari, gli esercizi commerciali, le strutture ricettive.
Successivamente, con la legge di stabilità 2013 del 24 dicembre, il Parlamento ha esteso la portata della proroga al 2020 anche alle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali, con finalità sportive e di nautica da diporto, compresi i punti d’ormeggio, approdi e porti turistici. Anche queste concessioni sarebbero scadute a fine 2012.
Restano escluse dalla proroga le altre concessioni, per le quali è stato presentato l’emendamento.