Politica

Bilancio, scricchiolii in maggioranza e “strumentalizzazioni”: fa capolino l’ostruzionismo

aula rossa deserta

Genova. “Una strumentalizzazione che lede un principio democratico, quale è il funzionamento degli organi istituzionali”. E’ il commento lapidario del sindaco Marco Doria dopo la mancanza del numero legale in Aula Rossa, per cui i lavori del consiglio comunale sono stati interrotti alle 14.30 e rimandati a domani.

“Mi aspetto che ci sia un impegno da parte di tutti i consiglieri comunali – ha sottolineato il sindaco – per votare, pur nella diversità delle posizioni, le decisioni fondamentali per il funzionamento della città. Fare ostruzionismo, quando si tratta di delibere fondamentali come queste, è molto molto grave”.

Quella che doveva essere la prima lunga giornata di Tursi si è interrotta bruscamente alla ripresa dei lavori dopo la pausa pranzo, quando il consigliere Stefano Boccaccio, (M5S), ha chiesto la verifica del numero legale. Solo 17 consiglieri su 40 erano presenti in Aula. Troppo pochi, e il presidente Guerello ha dichiarato chiusa la seduta. Questa volta all’appello, una volta uscita l’opposizione come già successo in mattinata, mancavano sei consiglieri di maggioranza, quattro nelle file del Pd (Paolo Gozzi, Giampaolo Malatesta, Cristina Lodi, Paolo Veardo) e due in quelle della Lista Doria, Pier Claudio Brasesco e Luciovalerio Padovani.

“Purtroppo fasi di bilancio facili non ne ho mai viste – ha commentato a caldo il capogruppo Pd, Simone Farello – Si dovrà coniugare l’esigenza di far bene e nei tempi dati. Al di là di maggioranza e opposizione credo però ci sia ancora una bassa sensibilità sulla necessità di approvare questo bilancio per garantire la sopravvivenza di alcune aziende, e garantire il cofinanziamento di alcune opere strategiche per il territorio”.

Come dire le opposizioni fanno il loro mestiere, ma “c’è una soglia che non va superata”.

Il capogruppo ha ammesso il peso delle assenze “La responsabilità di mantenere il numero legale è della maggioranza, e oggi abbiamo sbagliato noi”, senza però lesinare una frecciata alla gestione della mattinata convulsa, con l’assemblea interrotta dai lavoratori delle società partecipate. “Preferirei discutere nel merito in consiglio comunale piuttosto che vivere in una permanente assemblea – ha sottolineato Farello – la partecipazione è importante se si decide, altrimenti è solo un modo per lavarsi la coscienza”.

E proprio sulle partecipate, dove si consuma il muro contro muro tra lavoratori e giunta, “è difficile parlare di maggioranza e opposizione – ha spiegato Farello – c’è un giudizio diverso, che taglia trasversalmente il consiglio sull’opportunità di intervenire più o meno velocemente per dare un indirizzo. Il Pd è disponibile a discutere nel merito di ogni singola delibera. Ma se al contrario si usa la tattica del rinvio per non pronunciarsi politicamente a me non piace – ha concluso – preferisco essere contestato perché approvo una cosa non condivisa, piuttosto che non essere contestato perché rinvio all’infinito”.

“E’ una crisi politica evidente – ha commentato il capogruppo FdS, Antonio Bruno – la sinistra contraria alle privatizzazioni era in aula, mentre vacilla l’affidabilità di Pd e Lista Doria”.

Non ha caso, subito dopo la fine del nuovo incontro tra il sindaco e i lavoratori Amiu è cominciata un’altra riunione, tutta interna alla maggioranza, per verificare numeri e soprattutto malumori in vista della settimana più difficile della giunta Doria, che peggio non poteva cominciare.

Coincidenze o meno, la consigliera Pd Cristina Lodi ancora ieri sera aveva commentato sulla sua pagina Facebook: “Non posso non definirmi perplessa e per certi versi incredula…ma per nulla convinta nel complesso. Ok delibera partecipate e tentativo diminuzione IMU su canoni concordati ma su spesa sociale devo ancora capire se le rassicurazioni su prossimo assestamento sono vere e su cosa si basano”.

Domani è un altro giorno, le delibere da approvare restano sul tavolo. Dalle 9.30 Aula Rossa riunita ancora una volta, tra le proteste dei lavoratori Aster a cui probabilmente faranno compagnia i lavoratori Amiu che torneranno a Tursi per il secondo giorno di fila.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.