Genova. “Passeggeri Amt: sei su cento sono portoghesi”. Franco De Benedictis (Gruppo Misto), Alfonso Gioia (Udc) ed Edoardo Rixi (Lega Nord) hanno portato oggi la questione in consiglio comunale chiedendo risposte all’assessore Anna Dagnino.
“Il problema dell’evasione tariffaria è stato affrontato con grande intensità da Amt – ha detto Dagnino – anche se dobbiamo ricordare che l’evasione percepita è più alta di quella reale e che il 75% dei passeggeri possiede l’abbonamento”.
L’assessore ha poi ricordato come negli ultimi mesi l’azienda abbia messo in campo campagne ad hoc con un alto numero di controllori sulle linee e alle fermate dei bus. “Queste azioni danno risultati notevoli. In alcuni casi sono state concordate con la polizia municipale e i frutti ci sono stati. Il dato di maggio, che fotografa un 6% di evasione, è di gran lunga inferiore alla media nazionale ma lo dobbiamo aggredire comunque, e lo faremo”, ha spiegato Dagnino.
L’agente unico su alcune linee collinari è dato da una situazione oggettiva: l’utenza è inferiore. Così, a luglio, una ventina di bus saranno attrezzati per questo servizio, che richiede anche interventi strutturali sui mezzi. “Non ci sono i fondi per estendere a tutti i bus questo tipo di interventi – ha sottolineato – Questo vale anche per i tornelli della metropolitana. Ho incaricato l’azienda di quantificare la spesa ed è emerso che il costo sarebbe di qualche milione di euro. Il tornello ha efficacia totale se accompagnato da bigliettazione elettronica, che è compito della Regione e che presuppone un finanziamento notevole”, ha concluso l’assessore.
Sugli spalti dell’Aula Rossa un gruppo di lavoratori Amt, tra cui il segretario provinciale della Filt Cgil Andrea Gamba, ha esposto uno striscione per dire “no alla privatizzazione”. Una decina i manifestanti, lo striscione è stato sequestrato dai vigili urbani, senza momenti di particolare tensione.