Cronaca

Omicidio alla Culmv, pm chiede assoluzione per Matteo Biggi: “Era incapace di intendere e di volere”

matteo biggi (l'assassinato)

Genova. Il pubblico ministero Luca Scorza Azzarà ha chiesto l’assoluzione, per vizio di mente, di Matteo Biggi, il portuale trentenne che il 12 novembre scorso ha ucciso con una coltellata il suo collega, omonimo e coetaneo. Il pm ha chiesto pero’ che l’uomo passi almeno cinque anni in una struttura psichiatrica.

La sentenza sarà pronunciata il prossimo 17 luglio dal gup Marina Orsini. Una perizia eseguita dal professore Gianluigi Rocco su incarico del gip Silvia Carpanini, aveva dichiarato Matteo Biggi totalmente incapace di intendere e di volere al momento del fatto e in preda a un delirio paranoide.

Matteo Biggi, difeso dagli avvocati Silvio e Rinaldo Romanelli, e’ detenuto nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo Fiorentino. Secondo quanto era emerso durante gli esami cui è stato sottoposto dai periti il giovane, che conosceva superficialmente il suo omonimo e non avrebbe avuto alcun problema o screzio con la vittima, era afflitto da un delirio persecutorio che lo aveva portato ad asserire che il mondo stava per finire, che qualcuno lo spiava e che lui e i suoi familiari erano in pericolo di vita

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