Economia

Terzo valico, Doria all’Aula Rossa: “Chiediamo tempi certi e risorse adeguate”

terzo valico consiglio comunale

Genova. “I lavori devono proseguire con tempi certi e risorse adeguate. Una volta che si è partiti, la certezza dei tempi è fondamentale”. La linea politica di Tursi è tracciata, il sindaco Doria rispondendo a un articolo 55 in consiglio comunale ha ribadito la volontà politica dell’amministrazione sul terzo valico: “chiediamo finanziamenti adeguati e certi, il governo ha risposto che le somme distratte dal terzo valico possono essere rimesse nel pacchetto finanziando un lotto successivo, sarà nostro dovere verificare e controllare”.

Il terzo valico è, secondo Doria, il tassello di una visione condivisa con l’Europa: Genova deve essere complementare e integrata con le aree del Nord Ovest, “non può essere un’appendice separata”. Di qui la necessità di collegare via rotaie l’asse Genova Milano Svizzera Germania Rotterdam, con uno sforzo ulteriore “sull’asse costiero, distinguendo tra lunga e breve percorrenza”, e sul “ponente ligure da potenziare” per collegare il capoluogo con il sud della Francia con cui Tursi ha più di uno scambio in ambito Smart City.

“Sono possibili visioni diverse sul futuro ma questa è la nostra: per le aree urbane europee sono fondamentali connessioni e collegamenti infrastrutturali adeguati e moderni”, ha detto Doria ricalcando l’orientamento europeo: “assoluta priorità al sistema ferroviario e alla mobilità su rotaia, cardini del sistema di connessioni tra aree urbane”.

“Genova è da tempo in una fase di ripiegamento – ha sottolineato il sindaco – e in una situazione di crisi generale del paese, la città che non potrà mai essere un’isola felice. Al ridimensionamento si unisce uno sforzo di trasformazione attraverso punti forti della Genova di domani: da un lato la difesa del tessuto industriale, dall’altro il porto come elemento di forza per merci e passeggeri, a cui aggiungere turismo, cultura e terziario avanzato. Questi punti però – ha concluso Doria – Possono reggere e diventare credibili solo se Genova è inserita in una rete di collegamenti infrastrutturali adeguati al 21° secolo”.

Dopo l’intervento del sindaco, la parola spetta ai consiglieri di ciascun gruppo a cui risponderà poi il vicesindaco Bernini. L’atmosfera a Tursi è per il momento tranquilla, i NoTav No Terzo Valico sono seduti a decine sugli spalti. Il consigliere del M5S, Boccaccio, è stato invitato a togliere la bandiera No Tav in cui era avvolto, sotto la spinta di una mozione di sentimento della consigliera Musso.

Da parte della Lista Doria si è registrata una oposizione distinta rispetto a quella favorevole del sindaco. Il definanziamento “non è nient’altro che un’operazione di buon senso – ha detto in aula Enrico Pignone – ovvero prelevare fondi destinati ad opere che vedranno la conclusione forse tra 20 anni, a favore della manutenzione ordinaria delle rete ferroviaria nazionale per opere minori ma subito cantierabili. E’ importante cogliere l’occasione come un’opportunità analizzare le alternative al progetto del Terzo Valico che presenta un forte impatto ambientale e problemi tecnici non ancora risolti”.

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