Genova. Voci di ridimensionamenti presso il Terminal rinfuse del porto di Genova. Si prospetterebbe, infatti, un possibile ridimensionamento dell’organico della azienda valbormidese Demont. Una realtà che si occupa della manutenzione ordinaria e del pronto intervento sulla parte elettrica e meccanica del Terminal Rinfuse del Porto di Genova e che dovrebbe passare da un organico di 9 lavoratori a 6 unità.
Oltre all’evidente problema occupazionale, se ne pone anche uno riguardante la sicurezza. A denunciarlo la Fiom Cgil secondo cui “con un organico di 6 persone è praticamente impossibile garantire la turnazione giornaliera e la copertura della manutenzione ordinaria dell’impianto. Occorre infatti tener conto che negli ultimi 4-5 anni l’organico era composto da più di 20 lavoratori”.
“Il tema della sicurezza in ambito portuale – spiega Andrea Pasa, Fiom Cgil – è un tema molto delicato sul quale le logiche di mercato e di contenimento dei costi non dovrebbero entrare. La stessa dinamica genovese è stata applicata al terminal di Vado dove l’organico è stato ridotto da 30, alle attuali 15 unità e dove solo pochi giorni fa è avvenuto un infortunio mortale”.
“Tale ridimensionamento non solo penalizza i lavoratori della Demont, ma abbassa i livelli di sicurezza di tutti coloro che operano al Terminal e per questi motivi il progetto deve venire abbandonato”.