Genova. “Moratoria subito”. Nella giornata nazionale organizzata dallo Sportello per il Diritto alla Casa, i giovani dei comitati “Sportello emergenza casa” sono arrivati a Tursi oggi per ribadire appunto “che il problema della casa non si può ignorare e la moratoria è una necessità”.
“La crisi ha colpito sempre più a fondo – spiega Federico, dello Sportello Emergenza Casa – e soprattutto le classi deboli. Il problema più rilevante è quello dell’abitazione, basta avere un problema di salute e non si riesce più a pagare l’affitto. Ma non si può pensare di mandare le famiglie per strada”. Alle 15, come annunciato, dopo l’appello, i giovani dell’associazione hanno tirato fuori i cartelli “stop sfratti e sgomberi”. Nel tentativo di esporre anche uno striscione c’è stato qualche momento concitato con i vigili urbani di presidio a Tursi. Il consiglio è stato interrotto per una decina di minuti e poi è ripreso.
“I soldi per le opere superflue si trovano – sottolinea Federico – ma al contrario, non si trovano quelli per garantire i diritti di base come quello alla casa”. Inoltre “Il Comune di Genova ignora il suo patrimonio immobiliare e questo rende ancora più difficile il lavoro delle associazioni – aggiunge – Noi ad esempio abbiamo numeri estremamente approssimativi”. Circa 8 mila gli alloggi richiesti, mentre le case sfitte oscillano tra 20 mila e 40 mila immobili. “Genova adesso è scesa a 600 mila abitanti, le case non si sono ristrette, ci sono – continua Federico – ma sono spesso lasciate abbandonate e tenute in sospeso”. Emblematica l’occupazione di Vico Untoria dell’anno scorso. “Solo sopo la nostra occupazione il comune tramite bando ha assegnato l’immobile alle famiglie”.