Genova. Lo avevano annunciato, lo hanno fatto. I lavoratori precari dell’ospedale Gaslini di Genova si sono fatti sentire con fischi e proteste.
Palcoscenico era la Giornata Gasliniana “La Ricerca”, appuntamento a base di incontri e seminari dedicato all’attività scientifica fiore all’occhiello dell’IRCCS pediatrico genovese.
Una folta delegazione di precari ha così protestato contro uno stato di cose che va avanti ormai da anni. “I circa 100 lavoratori precari della ricerca – ha spiegato Fabio Allegretti, segretario generale Nidil Cgil Genova – non sono solo precari. Da due anni si è aggiunta una ulteriore problematica perché una delibera del cda del Gaslini stabilisce che al massimo dopo 5 anni dovranno andar via dall’Istituto. E’ questo il modo di risolvere il problema?”.
“Abbiamo incontrato – ha concluso – il prtesidente Lorenzelli, ma senza alcun risultato. A fronte di una delibera chiara e netta, allo stato attuale c’è solo una lettera d’intenti”.
“Sono state fatte varie azioni per promuovere concorsi – ha ribattuto il direttore scientifico, Prof. Lorenzo Moretta -. Ci sono stati dei vincitori e, ad esempio, il Gaslini ha istituito quattro posti di ricercatore universitario. Di fatto abbiamo anche utilizzato fondi del 5 per mille. quello che si poteva fare oggettivamente è stato fatto”.
Altri concorsi all’orizzonte, però, non se ne vedono e per il Gaslini la responsabilità è tutta delle istituzioni. “Bisogna fare dei nuovi concorsi, ma non dipende da noi. Sarei contentissimo se potessi farne 30: noi lo abbiamo chiesto alla Regione e al Ministero, ma non è stato possibile”.
“Stabilizzazione? Trovo – ha concluso Moretta – che sia una parola un po’ abusata. Stabilizzare i precari purtroppo non è possibile in modo automatico”.