Genova. Dopo settimane di tensione caratterizzate da uno straordinario impegno di mobilitazione dei lavoratori, attraverso la scesa in campo delle Amministrazioni locali e l’impegno dei parlamentari, si è raggiunto un importante accordo sulla vertenza Selex ES.
“Si tratta di un risultato che accogliamo con soddisfazione – commenta Lorenzo Basso, membro della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati -. Questa intesa va nella direzione indicata durante i lavori parlamentari di ieri, quando il sottosegretario al Ministero dell’Economia, De Vincenti, ha risposto alle interrogazioni che avevo presentato sul caso Selex ES. La richiesta era proprio quella che l’azienda abbandonasse il proposito iniziale della Cigs a zero ore e aprisse ai contratti di solidarietà e all’uso dell’art. 4 della Legge Fornero per garantire maggiormente gli attuali lavoratori. Questo è solo un primo passo, ora ai sacrifici dei lavoratori – aggiunge Basso – deve seguire un percorso di rilancio dell’azienda. Adesso la priorità è quella di pensare al futuro, a come rilanciare i settori nei quali Selex ES rappresenta un’eccellenza e su cui è indispensabile investire in un’ottica di sviluppo economico e industriale delle nostra città e del nostro Paese. Già ieri il sottosegretario De Vincenti – conclude Basso – mi ha garantito la disponibilità del Ministro dello Sviluppo Economico ad un confronto con l’azienda e con i suoi rappresentanti sindacali”.
“Ha vinto prima di tutto la ragione, la volontà di non acutizzare la situazione di crisi, la ricerca di un’intesa che coniugasse la difesa dell’apparato produttivo e delle condizioni dei lavoratori – commenta Giovanni Lunardon, segretario PD Genova – . Per la prima volta, all’interno di un fondamentale gruppo industriale del Paese, si è raggiunta un’intesa che evita il forzoso allontanamento delle persone dal posto di lavoro e che, attraverso i contratti di solidarietà, distribuisce su tutti il peso della situazione che è e che resta difficile”.
“Occorre dare atto a tutti, compresa la direzione dell’azienda, di aver saputo affrontare con realismo una situazione che rischiava di acutizzarsi, trovando una soluzione che ha minimizzato l’impatto sui singoli lavoratori attraverso la trasformazione del lavoro, la programmazione degli spazi di chiusura dell’azienda e i contratti di solidarietà – interviene Mario Margini, responsabile Forum Lavoro PD Liguria – . Adesso si apre un’altra partita. Quella del rilancio industriale di un’impresa da troppi anni segnata dalla mancanza di innovative strategie industriali e da ripetute inchieste che ne hanno colpito i vertici”.
“Fare industria significa innovare i prodotti, costruire nuove linee di ricerca, affrontare la sfida dell’innovazione – conclude Mario Margini – . Fare industria non vuol dire sostanzialmente assiemare lavori fatti da altri, ma vuol dire spingere la cultura del fare. Genova, nei settori difesa, automazione industriale, postale, come nelle tecnologie (anche informatiche) legate a Smart City, può giocare un ruolo positivo in questa sfida con la volontà di concorrere a raggiungere questi obiettivi affinché l’apparato produttivo di Selex ES a Genova si rafforzi e si rinnovi”.