Santuario dei Cetacei, la Regione invita i Comuni costieri a richiedere bandiera Pelagos

delfino

Regione. Francia, Italia e Monaco, partner fondatori del Santuario dei Cetacei Pelagos si sono incontrati a Roma per discutere dei futuri impegni dell’accordo di programma sulla grande riserva marina mediterranea e la Liguria, dove recentemente è ricominciata l’attività del Segretariato Permanente di Genova, a Palazzo Ducale, chiede aiuto ai comuni.
L’appello a un maggiore impegno, nella due giorni di lavoro al Ministero dell’Ambiente, presente anche il ministro Andrea Orlando, è partito dall’assessore ligure all’Ambiente Renata Briano che ha annunciato un prossimo forum dei comuni costieri della Liguria per invitarli a sottoscrivere la carta di partenariato del Santuario Pelagos.

Solo così, dopo una valutazione da parte dell’autorità nazionale referente per il santuario Pelagos, i comuni riceveranno dal Ministero dell’Ambiente la Bandiera Pelagos. In Liguria le località che hanno ottenuto il prestigioso vessillo sono Vernazza, nelle Cinque Terre e Andora, nella Riviera delle Palme. “Proprio per i ripetuti Sos sui gravi rischi che corre la grande riserva marina mediterranea e per la necessità di impegnarci tutti al rispetto dell’ambiente, credo sia importante incontrarci e rilanciare anche nella nostra regione la Bandiera Pelagos, molto importante anche per la nostra offerta turistica”, afferma Renata Briano.

Pelagos è un’area di tutela marina dedicata ai cetacei di 87.500 chilometri quadrati, istituita in Italia dal ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio con il nome di Santuario per i mammiferi marini, abbraccia territorio francese, monegasco e italiano, ed è classificata come Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.