Rapallo. “Bisogna aprire i negozi, guai a voi se non li aprite”. Da Roma, chiamato a presentare il premio Rapallo Carige, il sindaco Costa lancia la battuta seriamente. “Dopo due anni sono tornate le navi a Rapallo, avevamo chiesto che i negozi fossero aperti, sono andato ad accogliere i crocieristi ma molte serrande sono rimaste abbassate”, ha spiegato riprendendo l’eco della polemica scatenata un paio di giorni fa. La prossima nave arriva il 3 luglio.
“Quel giorno voglio vedere i negozi aperti, dobbiamo fare uno sforzo tutti insieme, il turismo è basilare per la Liguria, per Rapallo in particolare”. Tradotto: allo sbarco dalla nave il turista deve poter vedere il commercio vivo. “Devono tenere i negozi aperti – sottolinea Costa – non è vero che i crocieristi non portano niente, intanto portano il nome della città in giro, e poi l’altro giorno ho visto i bar pieni”.
Il ragionamento, secondo il primo cittadino, è anche di buon senso: la crisi c’è per tutti, un negozio può vendere meno e uno di più, ma se qualcuno guadagna è in grado di mettere in circolazione i soldi. “A catena ci sarebbero ricadute per tutti – continua – ma i commerciati devono aprirsi di più”. Serve un cambio di mentalità. “L’amministrazione sta facendo lo sforzo massimo, cercando di portare gente e dando l’input, ma poi tocca a loro venirci dietro. Quando passano un milione di persone, qualcuno che ti picchia dentro per caso ci sarà – è la conclusione di Costa – li chiamerò e guai a loro se non aprono. La crisi c’è, Rapallo è una città turistica, vogliamo i turisti e poi però mugugnamo, bisogna cambiare mentalità”.