Rapallo. Basta cassonetti, basta con l’antigienica e costosissima raccolta stradale che porta tutto in discarica. Anche a Rapallo è l’ora del “Porta a Porta” obbligatorio e di “Rifiuti Zero”. Il M5S di Rapallo lancia il j’accuse: “Alla luce dei continui disservizi, risulta urgente revocare il contratto per inadempienza con la ditta Aimeri per il quale noi cittadini paghiamo 4.400 euro all’anno. Un servizio scadente – continua il Meet up Rapallolibera LiberaRapallo – che lascia la raccolta differenziata ben al di sotto del limite del 65% imposto dalla Comunità Europea per il 2012”.
Disservizi ampiamente documentati anche sul gruppo Facebook Mugugno a Rapallo dove nei giorni scorsi i cittadini lamentavano la condizione di degrado in alcune zone della città, con cassonetti stracolmi e differenziata accatastata sui marciapiedi, invocando l’intervento urgente dell’amministrazione pubblica.
“Dei 4 mezzi adibiti allo svuotamento delle isole ecologiche 3 sono in riparazione (l’officina è in provincia di Cuneo) – ha risposto direttamente l’assessore Paolo Iantorno sul gruppo Facebook – i primi veicoli rientreranno in funzione giovedì. Per ogni mezzo non funzionante e per la mancata raccolta sanzioniamo l’azienda 1.500 euro al giorno. È un grande disagio che si crea alla città. L’unico camion che gira è un tre assi e in alcune vie non può transitare per questo operatori sono stati incaricati di controllare le isole ecologiche. Mi scuso per il disservizio che state verificando anche con le vostre segnalazioni”.
Ma secondo il Movimento 5 Stelle la soluzione migliore è “il sistema di gestione ‘Rifiuti Zero’ ” per il quale il gruppo ha avviato una petizione popolare che chiede al Comune di adottare la strategia Rifiuti Zero.
“Scelta già adottata con successo da più di 130 comuni italiani e che porterebbe la nostra amministrazione ad avviare una vera e propria rivoluzione verde basata su sostenibilità, ambiente, salute, partecipazione e lavoro”.
Aderire al sistema Rifiuti zero, cioè diminuire la produzione di rifiuti significa: rendere obbligatoria la raccolta porta a porta , eliminare i cassonetti dalle strade; ridurre, riutilizzare e recuperare i rifiuti creando isole ecologiche per il recupero del materiale creando una filiera produttiva; avviare impianti di compostaggio e il compostaggio domestico; eliminare gli inceneritori e le megadiscariche “entrambi tanto dannosi alla nostra salute e all’ambiente, una tariffa puntuale per i cittadini, cioè più ricicli e meno paghi; avviare e incentivare l’uso di prodotti alla spina (acqua,latte, detersivi ecc.); azzerare i rifiuti entro il 2020 (come indicato dalla Comunità Europea). Ed inoltre “far risparmiare le casse comunali perché smaltire rifiuti indifferenziati costa tre volte tanto che smaltire quelli differenziati, crea occupazione e lavoro perché si crea una filiera produttiva dei prodotti riciclati”.
“Invitiamo pertanto l’ amministrazione comunale ,ed in particolare l’Assessore all’Ambiente Paolo Iantorno che già ha provveduto ad autenticare le firme su Rifiuti Zero presso un nostro banchetto, a valutare l’ipotesi di adottare questo metodo”, concludono i 5 Stelle.