Cronaca

Maturità 2013, anche il “quizzone” è andato: “Terza prova fattibile, ora con gli orali ci giochiamo tutto”

Genova. Maturità 2013, gli scritti sono finiti. Il quizzone, lo spauracchio della terza prova che agitava i sonni dei ragazzi più di Tacito e Magris, alla fine si è rivelato “tranquillo”, che tradotto significa fattibile e non così difficile come si diceva.

Misterioso, con materie molteplici e a sorpresa. Domande a crocette o aperte, a discrezione dei commissari, interni ma, soprattutto, esterni. La terza prova, la più temuta, una volta fatta, è già diventata facile.

“E’ andata abbastanza bene – Victor, 5 N, liceo scientifico Cassini – me l’aspettavo un po’ più difficile”. Alla fine, appunto, era fattibile. Latino, storia, biologia, arte, inglese, ecco svelata l’incognita materie. “Qualche domanda bene, e qualche altra, ovviamente un po’ piu imprecisa”. Immancabile il confronto con i compagni, a prova finita, all’uscita: qualcosa giusto e qualcosa sbagliato, di certo. Adesso tocca all’orale “ce l’ho sabato e lì si gioca tutto”.

Terza prova “tranquilla” anche per Andrea, sempre Cassini, ma in un’altra classe: per lui inglese, latino, fisica, arte e storia. “Ero sicuro, son sempre andato bene anche nelle simulazioni. Sicuramente meglio di matematica”, scherza, tanto l’orale è fra dieci giorni. “C’è tempo ora andiamo al mare”. E il dopo è semplicemente un “non lo so”.

Ma c’è anche chi, invece, ha le idee chiare. Sognano di diventare odontoiatri, ingegneri, musicisti. Ci si pensa poi, adesso, dopo il sospiro di sollievo per la terza prova, c’è ancora da affrontare l’orale.

“Le materie erano un po’ inaspettate – racconta Paolo – ma alla fine, dai, era facile”. Anche l’inattesa fisica. “L’induttanza era facilissima – continua, un passo già a ingegneria meccanica – e anche storia”. Pietro, l’amico, è violista, ha il conservatorio in testa, e un debito con il latino. “Oggi è stata abbastanza facile, avessi studiato di più sarebbe andato meglio”. Il riferimento è al latino “che era meglio approfondire”. Anche se tutto sommato “Oggettivamente non era una prova difficile, molto peggio matematica”.

Martina si aspettava storia e invece si è trovata davanti le domande di filosofia. Quindi “così così – ammette – ma scienze, con il Dna e i gruppi sanguinei era facile”. Anche inglese con Dickens, Seneca e la satira nell’età imperiale per latino”. Archiviata la terza prova, per Martina “la più difficile”, si va dritti verso l’orale. “Ormai ho studiato, come va, va”. E il prossimo anno? “Odontoiatria, se mi prendono. Altrimenti non lo so”. Notte prima degli esami tranquilla, a parte il temporale.

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