Genova. In questi giorni iniziano gli esami orali anche per molti studenti genovesi e questa prova rappresenta l’ultimo ostacolo per la maturità 2013. L’interrogazione dura in media una quarantina di minuti ed è importante presentarsi all’esame riposati e freschi.
Ormai la fase di studio è finita e chi ha dato il massimo non avrà comunque problemi: chiunque può andare un attimo in tilt, ma se le nozioni sono lì da qualche parte, prima o poi salteranno fuori. Adesso, in ogni caso, quel che è fatto è fatto e i ripassi dell’ultimo minuto servono a ben poco, se non a confondere le idee. Per questo la cosa migliore è cercare di rilassarsi e arrivare tranquilli davanti alla commissione, che per prima cosa chiederà agli studenti il percorso pluridisciplinare.
L’esposizione della tesina dovrà essere chiara e sicura. Il segreto è non parlare né troppo, né troppo poco, scandendo bene le parole e guardando in faccia i professori, senza fermarsi. A questo punto i maturandi dovrebbero aver preso familiarità con i commissari e probabilmente essere di conseguenza più rilassati. L’interrogazione proseguirà su argomenti che sceglieranno i commissari. Negli istituti professionali il colloquio potrà svolgersi anche su esperienze pratiche legate all’indirizzo di studi.
Nell’ultima fase della prova orale si torna sulle prove scritte svolte nei giorni precedenti. Per questo motivo è utile ripassare gli argomenti oggetto di quelle prove, individuare gli errori commessi e dimostrare di saperli correggere.