Liguria, via al Piano sociale integrato per saldare welfare e sanità

galliera ospedale corsia

Regione. Verrà portato in Giunta venerdì prossimo il piano sociale integrato della Regione Liguria messo a punto per i prossimi tre anni: punto di arrivo di un percorso durato 18 mesi che ha visto al lavoro 39 gruppi di professionisti ed esperti del sociale, della sanità e del terzo settore e ha coinvolto circa 400 persone. Il documento è stato presentato oggi al Teatro della Gioventu’ di Genova dall’assessore alle politiche sociali, Lorena Rambaudi insieme ai colleghi della sanità, Claudio Montaldo e del bilancio e formazione, Pippo Rossetti ad una platea di esperti e addetti ai lavori. “Obiettivo del piano – ha spiegato l’assessore Rambaudi – migliorare l’integrazione tra sociale sanitario, attraverso un sistema informativo integrato, la tutela dei minori e le politiche per la non autosufficienza”.

Al centro del piano sociale la cosiddetta “dote di cura”, un sistema per ricomporre sulla persona disabile o sulla famiglia le varie prestazioni dei differenti servizi, mettendo insieme risorse di piu’ enti, con al centro il progetto individuale del singolo”. “Si tratta di una nuova modalità di lavoro – ha continuato Rambaudi – che è già stata attivata per i pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica e che sarà sperimentata anche per le gravi disabilità. L’dea e mettere insieme risorse economiche e servizi per assicurare ad anziani e a disabili gravi un insieme di interventi e un riferimento economico che consente di tenere il più possibile a casa la persona”.

Per ogni persona affetta da disabilità verranno stabilite quote capitarie e sistemi di premialità per i Comuni che investono di piu’ e che chiedono anche la compartecipazione alla spesa, per creare condizioni piu’ omogenee su tutto il territorio regionale.

“Il piano ha anche l’obiettivo – ha aggiunto Rossetti – di favorire la continuità tra le diverse professioni sociali e promuovere un sistema formativo connesso con i bisogni occupazionali, contrastando anche il precariato e il lavoro sommerso”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.