Liguria, 59 milioni per il welfare. La Regione pensa all’uso di assistenti sociali durante le calamità naturali

palazzo regione

Genova. E’ stato approvato oggi in Giunta, su proposta dell’assessore alle politiche sociali, Lorena Rambaudi il piano socio-sanitario 2013-2015 per il miglioramento dell’integrazione tra sociale e sanitario, attraverso un sistema informativo integrato, la tutela dei minori e le politiche per la non autosufficienza.

A disposizione del piano per quest’anno 59 milioni di euro che comprendono sia risorse regionali che statali. “Dei 18 milioni di provenienza statali – ha spiegato Rambaudi – contiamo sui 9 milioni del fondo per la non autosufficienza che dovrebbero sbloccarsi a breve e su altri 9 milioni del fondo sociale nazionale, faticosamente riconquistato ed oggi bloccato dal Ministero dell’Economia, nonostante l’intesa già siglata in Conferenza unificata a febbraio”.

Il piano socio-sanitario ha avuto una fase costituente di 18 mesi, coinvolgendo oltre 400 persone e 39 gruppi di professionisti. “Il piano – conclude Rambaudi – si regge su un patto tra il sociale e il sanitario e un’intesa tra pubblico e privato nella programmazione e gestione del sistema con l’obiettivo di mettere al centro la persona con interventi di qualità”. Il piano approderà ora in commissione consiliare per essere poi approvato dal consiglio regionale.

Rimanendo in tema, l’assessore regionale all’ambiente e alla protezione civile, Renata Briano, ha partecipato oggi a un convegno al Teatro della Gioventù di Genova organizzato dall’Ordine degli assistenti sociali della Liguria sul tema del servizio sociale e calamità naturali, dopo le analoghe giornate di Modena e Verona, volute dal coordinamento degli ordini degli assistenti sociali del Nord Italia.

L’assessore ha annunciato un protocollo operativo con la Protezione civile regionale per l’utilizzo dell’esperienza ligure degli assistenti sociali nelle calamità naturali.

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