Genova. Il comandante della Jolly Nero Roberto Paoloni, indagato nell’ambito dell’inchiesta sul tragico incidente che il 7 maggio scorso ha provocato la morte di 9 persone nel crollo della Torre Piloti a Genova, si è avvalso della facoltà di non rispondere. E’ entrato nell’ufficio del pubblico ministero Walter Cotugno alle 15.12 per uscirne solo pochi minuti dopo.
“Ci siamo avvalsi in attesa di avere a disposizione tutti gli elementi necessari per la difesa”, ha detto all’uscita l’avvocato Romano Raimondo.
Il riferimento è in particolare alla perizia dei consulenti della Procura che dovrà essere depositata entro 20 giorni e all’altra perizia che dovranno consegnare i periti di parte. “Le perizie in corso in realtà sono due – precisa Raimondo facendo riferimento anche alla perizia di parte – quando conosceremo quelle decideremo il da farsi”.
La scelta di Paoloni si allinea a quella effettuata ieri dal primo ufficiale Flavio Repetto, difeso dagli avvocati Pasquale Tonani e Andrea Testasecca. L’interrogatorio del pilota Antonio Anfossi, difeso da carlo Golda e Francesco invece, è stato rimandato a data da destinarsi per motivi di salute. I difensori degli indagati sembrano però aver scelto una linea “attendista” comune: di fronte alla gravità della vicenda e delle accuse nei confronti dei loro assistiti (omicidio colposo plurimo, crollo colposo e messa in pericolo della navigazione marittima) vogliono elementi certi prima di parlare con i magistrati.