Egitto. “E’ paradossale, ci tengono bloccati qui per i loro problemi interni, per la loro scarsa lucidità a causa dei disordini interni. Per la dogana è tutto in regola, abbiamo già pagato, ma l’intelligence dice che ci manca un documento per un mezzo”. Così Stefano Rebora, della Onlus genovese Music for peace, spiega la disavventura che sta vivendo insieme ad altri quattro compagni ad Alessandria da dove sarebbero dovuti per partire per Gaza per consegnare merci.
Oggi il consigliere comunale Antonio Bruno (capogruppo FdS) ha lanciato un appello: “Chiedo al Sindaco di Genova di fare tutto il possibile per sbloccare la situaizone di pericolo in cui si trovano i cittadini genvoesi di Music for Peace”.
“Siamo fermi da sei giorni, la merce è a terra da giorni ed ha già passato il visto doganale”, rivela Rebora. Il gruppo genovese, alla quinta missione per Gaza, ha sei container con attrezzature mediche,
alimenti per l’infanzia, medicinali, un gruppo elettrogeno; un’ambulanza e una Mercedes destinata a un ospedale. Ed è proprio per l’auto che secondo la polizia egiziana mancherebbe il documento. “Hanno preteso che l’ambasciata scrivesse al ministero degli esteri egiziano per regolarizzare la presenza della Mercedes, è già stato fatto, ma fino a domani non sarà possibile sapere cosa decideranno”, spiega il presidente di Music For Peace.
“Qui è il caos – racconta Rebora – sentiamo l’eco degli scontri, vediamo volteggiare elicotteri da combattimento. La situazione è molto tesa. Ci sono problemi di sicurezza interna. Abbiamo chiesto loro di lasciarci andare perché ci sentiamo più sicuri a Gaza che ad Alessandria”.
Il consigliere regionale del Pdl Matteo Rosso fa sapere di aver scritto al Ministro Angelino Alfano degli Interni ed al Ministro agli Esteri Emma Bonino.
“Ho chiesto ai due Ministri, Bonino ed Alfano, per sapere se stanno seguendo la vicenda dei 5 volontari genovesi e per capire cosa sta accadendo – spiega Rosso – Stiamo parlando a quanto risulta di persone che stanno operando per cercare di portare soccorsi alle popolazioni d’Egitto colpite dagli scontri che stanno interessando tutto quel territorio. Mi auguro che i nostri Ministri facciano tutto il possibile per fare chiarezza su questa vicenda e sbloccare la situazione, non possiamo lasciare soli i nostri volontari”.