Cronaca

Gronda, il Wwf: “Finalmente dubbi sulla sua utilità, dai nostri studi emergono errori evidenti”

gronda di ponente
Foto d'archivio

Genova. Il Wwf torna a parlare della Gronda. “Ci sarebbero studi in mano ad ASPI che rivelano che rispetto alle previsioni i transiti previsti sono inferiori del 25%; la causa, si dice, è la crisi che sta gelando le aspettative – si legge in una nota dell’associazione – Ma non è necessario affidarsi a voci di nuovi studi di ASPI, basta andarsi a leggere quanto da oltre due anni va dicendo il WWF con le proprie osservazioni allo Studio d’Impatto Ambientale presentato per la procedura di VIA”.

“Nello studio trasportistico predisposto per giustificare l’opera da ASPI sono presenti diversi errori circa il metodo di calcolo delle previsioni di crescita del traffico, ottenendo stime di crescita irrealistiche. Che le stime di ASPI fossero da prendere con le molle deriva anche dal fatto che anche quelle fornite per il Dibattito Pubblico si sono dimostrate irrealistiche: si prevedeva un aumento del 9,8% del traffico al 2009 e poi, nella realtà, l’aumento è stato dello 0,3%. Sempre colpa della crisi?”, si legge ancora.

Ma secondo il Wwf gli errori nello studio trasportistico sono molti altri. “Valutazioni sbagliate su chi determina la congestione e sui momenti in cui questa si verifica (traffico interno, nelle ore di punta, non intercettabile da un by-pass), non maturità del mercato autostradale (che sarebbe invece prossimo anche secondo dati di ASPI), modelli di simulazione fortemente sbilanciati a favore del mezzo privato (lavori del nodo ferroviario, rete tranviaria e BluArea quasi irrilevanti), macroscopici errori circa l’interdizione dei mezzi pesanti sulla A10 tra Voltri e Aeroporto (percorrenze sparite)”.

Quest’ultimo aspetto, sempre secondo l’associazione, determina i tanto sbandierati benefici di riduzione dell’inquinamento. “Che nella realtà non potrà far altro che aumentare a seguito dei circa 5000 mezzi pesanti/giorno (stima WWF) che si riverseranno sull’Aurelia per non fare un percorso molto più lungo! Errori, questi, che pesano sull’Analisi Costi Benefici che, ricorretta, inverte il segno e diventa negativa. Ricordiamo che ad oggi non è chiaro come saranno gestiti in sicurezza 11 Milioni di metri cubi di smarino in buona parte contaminati da amianto, né come saranno salvaguardate le risorse idriche. Ora, non sappiamo se il Ministero abbia preso in considerazione le nostre osservazioni, che quantomeno ora ha pubblicato, e che dimostrano chiaramente il contrario e speriamo che i ritardi del Ministero siano dovuti a necessari approfondimenti su uno studio trasportistico pieno di errori piuttosto che a fantomatiche pressioni politiche a noi sconosciute”.

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