Genova. Due donne ammesse a colloquio con altrettanti detenuti nel carcere di Genova Marassi sono state fermate dalla polizia penitenziaria. La prima, trovata in possesso di cocaina e hashish dai cani del Nucleo cinofili della Polizia penitenziaria, è stata arrestata e condotta nella casa circondariale di Pontedecimo, mentre l’altra è stata denunciata.
Ne dà notizia Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe.
”Nelle carceri italiane il 25% circa dei detenuti è tossicodipendente, in quelle liguri la percentuale è nettamente superiore, attorno al 35% – scrive Martinelli -. E’ sempre più frequente il tentativo, anche da parte dei detenuti appena
arrestati o di familiari e amici di detenuti ammessi a colloquio, di introdurre sostanze stupefacenti all’interno degli istituti penitenziari”.
Martinelli sottolinea la necessità di ”riformare il sistema di giustizia criminale nei confronti dei tossicodipendenti che abbiamo commesso reati. Questo per evitare la carcerazione attraverso interventi alternativi, da attivare già durante la fase del processo per direttissima, di cura e riabilitazione controllate e gestite in regime extracarcerario con l’ausilio dei servizi pubblici e delle comunità
terapeutiche”.