Genova. Adescavano anziani e, dopo avere consumato rapporti sessuali, li ricattavano per estorcere loro denaro. In manette sono finite due donne di origini romene, di 23 e 49 anni, accusate di estorsione continuata aggravata.
L’inchiesta, condotta dalla Guardia di finanza di Genova, è partita dopo la denuncia di un ottantenne al quale le due erano riuscite a spillare 40 mila euro. L’uomo ha raccontato di essere stato avvicinato dalla più giovane, di avere avuto un rapporto con lei a pagamento e poi di essere stato ricattato. La ragazza, infatti, aveva prima detto alla vittima di essere gravemente malata e di avere bisogno di soldi per curarsi.
Poi ha fatto credere all’anziano di essere incinta di lui, minacciandolo di andare ad abortire in Romania e di levargli anche la casa se non avesse pagato 40 mila euro. Così l’ottantenne ha ceduto al ricatto ma subito dopo è andato a denunciare la donna.
Le due, non contente, hanno continuato a chieder soldi alla vittima, minacciandolo al telefono di fargli del male. A quel punto, l’anziano è andato di nuovo in banca per prelevare altri soldi. Insospettito, il direttore della filiale ha avvisato i carabinieri. Le due sono state intercettate e gli investigatori hanno appurato che le due avevano anche parlato di dare sedativi agli anziani per derubarli in casa. Sono così scattate le manette (la più giovane è agli arresti domiciliari perché ha un bimbo piccolo). Gli inquirenti ritengono però che le due abbiano estorto altri soldi ad altre vittime.