Genova. Una causa civile, normalmente intentata per ottenere un risarcimento danni, ma in questo caso tentata per accertare la verità sulla morte del figlio, sarà discussa dal Tribunale di Genova a partire dal prossimo 9 luglio.
“Ci e’ stato negato il diritto a un processo, ci hanno privati di un dibattimento che poteva condurci alla verità. Per questo adesso tentiamo la causa civile citando l’ex carabiniere Mario Placanica e l’allora responsabile della piazza, il vicequestore Adriano Lauro”. Lo ha detto il padre di Carlo Giuliani, Giuliano Giuliani, che ha dato mandato all’avvocato Gilberto Pagani di depositare la citazione in tribunale a Genova.
Giuliani morì il 20 luglio 2001 in piazza Alimonda, durante le manifestazioni contro il G8 di Genova. A sparargli fu il carabiniere Mario Placanica, da dentro una land rover, rimasta isolata dalle altre durante gli scontri di quel drammatico pomeriggio. Placanica non è mai stato processato, il suo gesto fu considerato legittima difesa, e il colpo secondo il giudice che archivio il caso, deviato da un sasso. Ma per la famiglia Giuliani sulla morte di Carlo restano molti punti oscuri.
“Il pm e il giudice – ha detto Giuliani – non hanno nemmeno valutato le immagini di quel giorno. E penso soprattutto a quella immagine dove un carabiniere spacca la testa di Carlo, ferito al volto dal proiettile ma ancora vivo, con un sasso. Quella è un’immagine fondamentale come le altre del resto, che la procura e il giudice non hanno voluto valutare”.
In sede civile “non e’ stato chiesto alcun risarcimento – ha detto il legale di Giuliani, Gilberto Pagani – non è questo che ci interessa. Vogliamo un processo e che sia riconosciuta la
responsabilita’ del Viminale”. L’udienza del processo in sede civile è prevista per il 9 luglio.