Economia

Energie rinnovabili, il decreto del Governo “salva” 9.000 addetti in Liguria. Cna: “Un sospiro di sollievo”

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Genova. “La forza della ragione e l’impegno della CNA Liguria unitamente alla propria struttura Nazionale, ha permesso che oggi 80mila impiantisti in Italia dei quali oltre 3.000 in Liguria (con 9.000 addetti) possano tirare un sospiro di sollievo. Il decreto legge in materia di efficienza energetica, varato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri, consente a tutti coloro che installano impianti nel settore delle energie rinnovabili di continuare a lavorare e di non finire tra gli esodati”.

Lo ha dichiarato Fabio Canessa, imprenditore genovese e componente dell’Unione Regionale CNA Installazione impianti. “Non è stato affatto facile – ha aggiunto Canessa. – Solo la determinazione della CNA ha consentito questo importantissimo risultato. Avevamo tempi strettissimi. Dal 1 agosto, infatti, c’era il rischio che si creasse una situazione ad altissimo pericolo per il futuro stesso delle imprese. Era scattata una totale discriminazione verso i responsabili tecnici delle imprese impiantistiche che non avrebbero potuto farsi riconoscere appieno l’altissima qualificazione professionale acquisita in anni di lavoro nel settore”.

“Il problema era sorto lo scorso 24 gennaio a seguito della definitiva approvazione da parte della Conferenza Stato Regioni dello «Standard formativo per l’attività di installazione e manutenzione
straordinaria di impianti energetici da energie rinnovabili (Fer). – spiega Gino Angelo Lattanzi, Dirigente del Dipartimento Sindacale della CNA Liguria – Quel documento, redatto probabilmente da chi non conosce la realtà delle imprese, prevedeva che i laureati e i diplomati, con due anni di inserimento in una azienda abilitata, fossero qualificati in modo “automatico”, mentre i responsabili tecnici divenuti tali tramite un titolo di formazione professionale e quattro anni di lavoro in azienda, avrebbero dovuto frequentare un corso di qualificazione obbligatorio e addirittura nulla era previsto per chi non apparteneva a nessuna delle due categorie”.

“Il Decreto Legge per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia approvato venerdì 31 maggio dal Consiglio dei Ministri – ha concluso Fabio Canessa – finalmente legittima questa qualificazione e consente anche a tutti i nostri installatori in possesso del titolo di studio della scuola dell’obbligo di continuare ad operare negli impianti per le energie rinnovabili”.

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