Cronaca

Contrabbando di reperti archeologici, le 160 opere sequestrate a Genova tornano in Ecuador

Guardi di Finanza
Foto d'archivio

Genova. Il Comando Provinciale di Genova della Guardia di Finanza e l’ Ufficio delle Dogane di Genova consegneranno al Console Generale della Repubblica dell’Ecuador a Genova, Esther Cuesta, 160 reperti di arte precolombiana sottoposti a confisca dall’Autorità Giudiziaria che ne ha disposto la restituzione al governo dell’Ecuador, attualmente giacenti presso il magazzino reperti dell’Ufficio delle Dogane.

Lunedì si concluderà quindi una lunga vicenda durata molti anni, nata dal sequestro, effettuato da Guardia di Finanza e Dogana, di alcune casse spedite dalla Colombia e destinate ad un cittadino italiano, che alla verifica si erano rivelate contenere, fra l’altro, manufatti e ornamenti risalenti fino al V secolo a.C., non dichiarati, con l’apertura di un procedimento penale per contrabbando, giunto nel giudizio ad essere trattato dalla Corte di Cassazione, e concluso, dopo complessi contatti con le autorità consolari del paese andino, con l’attuale consegna che reintegra il patrimonio etnoculturale dell’Ecuador.

Un recente studio tecnico in loco, svoltosi a maggio 2013, dalla delegazione dell’Instituto Nacional de Patrimonio Cultural – INPC dell’Ecuador, ha stabilito che la collezione confiscata in realtà è composta da 640 pezzi archeologici e 27 repliche moderne (falsi).

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