Genova. Si è appena conclusa un’operazione della Guardia di Finanza di Genova, riguardante un intenso traffico di droga nel centro storico cittadino, dove un gruppo di senegalesi aveva creato una capillare rete di distribuzione dello stupefacente, per lo più cocaina e “crack”, risultati provenire dalla Spagna.
Le indagini sono state avviate in relazione all’arresto di tre spacciatori di droga senegalesi, in tre distinte occasioni, nei mesi di febbraio e marzo di quest’anno, nella zona della Maddalena. Lo sviluppo delle investigazioni, su delega della locale Procura della Repubblica, progredite anche con l’ausilio di indagini tecniche, ha consentito di ricostruire le dinamiche dell’approvvigionamento e dello spaccio di droga, in cui risultavano coinvolti come artefici dell’attività illecita, due cittadini di origine senegalese, radicati nel centro storico cittadino, che la acquistavano da un loro connazionale di Torino, per poi immetterla nel “circuito distributivo” genovese.
Il fornitore torinese dello stupefacente, avvalendosi di alcune donne, che fungevano da “corrieri”, riforniva i propri connazionali genovesi almeno 2 volte al mese.
L’attività investigativa, nel mese di maggio scorso, aveva consentito di individuare un corriere proveniente dalla Spagna, una donna senegalese, segnalata ai finanzieri in servizio all’aeroporto di arrivo in Italia, Linate, che l’hanno arrestata in flagranza di reato, trovandola in possesso di 1,1 chili di cocaina, confezionata in ovuli, nascosti nel bagaglio al seguito.
L’11 giugno scorso, un’altra donna di nazionalità nigeriana, mandata a Genova dal fornitore torinese per una delle periodiche consegne di cocaina ai connazionali indagati, è stata localizzata nei pressi dell’abitazione dei destinatari della droga ed arrestata in quanto aveva nascosto addosso circa mezzo chilogrammo di cocaina, nonché 20 grammi di “crack”.
L’operazione, essendo stato delineato un quadro probatorio supportato da plurimi riscontri, si è conclusa lo stesso giorno con i fermi dei due trafficanti genovesi e del fornitore torinese.
La perquisizione delle abitazioni degli arrestati ha consentito di sequestrare ulteriori 10 grammi di cocaina; 40 grammi di “sostanze da taglio”; 2 bilancini di precisione, che servivano per pesare la droga; 47.000 euro in contanti, provento dello spaccio degli stupefacenti; un’autovettura, che, in vari casi, era stata utilizzata per il trasporto della droga; 34 telefoni cellulari e 20 schede SIM, che servivano per mantenere i contatti connessi all’esercizio delle attività illecite.