Politica

Caso Piombo, “Chiavari nel Cuore” sempre più spaccata: il coordinatore invita tutta la lista a lasciare la maggioranza

chiavari
Foto d'archivio

Chiavari. Continua ad essere sempre più spaccata la lista civica “Chiavari nel Cuore”. Dopo la nota di Emilio Cervini, Monica Merciari e Nicola Orecchia, che comunicavano di voler rimanere in maggioranza, ecco che il coordinatore Gianluca Ratto rende  pubblica la linea politica del movimento in seguito alle decisioni del sindaco Roberto Levaggi.

“A partire da questo momento ci collocheremo all’opposizione dell’attuale maggioranza uscita snaturata da quest’ultimo rimpasto di giunta – dichiara Ratto – Il sottoscritto e Pierluigi Piombo, fondatore di questo Movimento, invitano pertanto i consiglieri comunali Emilio Cervini, Monica Merciari e Nicola Orecchia ad assumere la stessa posizione nella sede del Consiglio Comunale. Naturalmente chi non seguirà la linea del Movimento sarà collocato fuori dallo stesso”.

La posizione è netta e deriva da alcune considerazioni. “Quali sono le motivazioni del Sindaco per averlo indotto ad una scelta così drastica? Perché il Sindaco si è privato oltre che di Pierluigi Piombo Vice Sindaco ed Assessore ad Urbanistica e Commercio anche di Fiammetta Maggio Assessore a Turismo e Cultura? – spiega Ratto – La maggioranza non è più quella uscita dalle elezioni se si considera che soltanto Piombo e Maggio avevano portato alla corte di questa maggioranza ben 600 voti, non i miseri 17 che sono serviti a vincerle”.

Le riflessioni proseguono. “Perché è stato deciso tutto in maniera così frettolosa senza trovare il tempo di un confronto all’interno della maggioranza? Ci sono forse, in vista, altre alleanze fin qui non rese note? E se sì per quale motivo? Infine l’ultima considerazione è di aspetto umano: era proprio necessario far sapere al Vice Sindaco Piombo della decisione attraverso un gelido comunicato stampa e un messo comunale altro freddo esecutore delle volontà dell’inquilino di Palazzo Bianco? Dopo un anno di lavoro fianco a fianco e dopo aver condiviso tutte le decisioni come si evince dalle votazioni di Giunta e in Consiglio Comunale non bastava sedersi ad un tavolo per le eventuali comunicazioni?”.

“Trovo tutto estremamente assurdo, forse è proprio per questi motivi che le persone si allontanano dalla politica, manca la trasparenza necessaria per amarla. Per quanto riguarda il sottoscritto nel futuro, se questa è la politica cittadina e nazionale, arriverà il momento di una pausa di riflessione più o meno lunga perché lo schifo provato in questi ultimi giorni dire che è grandissimo è come minimizzare quanto accaduto. Qualcuno all’interno della nuova maggioranza cancellerà le foto della vittoria elettorale nascondendo ad arte Piombo, Maggio, Maggi ed altri come faceva qualcuno nel secolo scorso o lascerà stare?”.

E poi la conclusione con una citazione. “…l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, ché mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancora più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi… E ancora più in giù: i piglianculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre…” (Leonardo Sciascia).

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.