Chiavari. Decima edizione del Trofeo Marina Yachting, nelle acque del Golfo Tigullio, con numerose imbarcazioni dagli 8 ai 15 metri sono pronte al via per aggiudicarsi il Trofeo Marina Yachting nelle Classi ORC, IRC, Libera e J80 e il Trofeo Challenge Giorgio Gavino, assegnato alla prima imbarcazione Overall in Classe ORC.
E sabato sera, al Porto Turistico di Chiavari, dopo le fatiche della regata, che quest’anno, considerate le condizioni di mare e di vento èstata particolarmente impegnativa, armatori ed equipaggi hanno festeggiato insieme ad organizzatori e sponsor, vivendo piacevoli momenti di convivialità: premiazione dei vincitori di giornata, aperi-cena con musica e l’attesa degli ospiti, i grandi della vela e della nautica che saranno premiati per la loro passione e i loro successi. Durante la serata sono stati assegnati il titolo di Lady Marina Yachting 2013. Quest’anno il riconoscimento è andato all’avvocato Francesca Lodigiani, velista e giornalista.
La passione per il mare è nel suo DNA: ci ha raccontato che ha rischiato di nascere in barca perché la mamma, incinta di 9 mesi, il giorno prima che lei venisse al mondo, non ha resistito al desiderio di farsi portare dalla sorella a fare un giro per il Tigullio sul gozzo di famiglia. Da adolescente, a S. Margherita Ligure, si avvicina alla vela, iniziando regatare su imbarcazioni d’altura; contemporaneamente si iscrive alla Scuola Vela di Derive dello YC Italiano. A 18 anni la passione per la vela e per le regate è certa e consolidata, e lo dimostra il fatto che, come regalo per la maturità, tra l’automobile e la barca, lei sceglie un 4.70 Jean Mourin, con il quale si diverte a bordeggiare e a regatare con il ruolo di prodiere.
Si laurea in giurisprudenza, si trasferisce a Roma dove, oltre alla professione di avvocato, continua a fare la giornalista di vela, passando dal Giornale di Montanelli al Messaggero.
Dopo un periodo di abbandono delle regate, ma non del mare, la nostra Lady si trova a Auckland, a seguire come giornalista la Coppa America. E’ il 2002, e le arriva una telefonata di un amico di gioventù, approdato come “velista di ritorno” al Dinghy, che le propone, evidentemente con particolare entusiasmo, di tornare a regatare su questo elegante guscio di noce dal fascino indiscusso e irresistibile. Ed è così che la nostra Lady, con il suo Baffina Blu, ritorna alla sua passione iniziando a regatare a Santa Margherita Ligure, la roccaforte del Dinghy, e qui ritrova un nutrito gruppo di amici, già maturi e realizzati, ma nello stesso tempo molto attivi. Questo mondo, in cui la presenza maschile è dominante, la accoglie a braccia aperte e la apprezza in quanto donna simpatica e ironica, sportiva e cameratesca, intelligente e dinamica, “assertiva e non aggressiva”.
Nel marzo 2011 viene eletta Segretario Nazionale di Classe, prima donna nella storia della Federvela, e sarà ancora lei, con un secondo mandato, a tenere nelle sue mani le sorti del Dinghy nell’anno del Centenario. Sarà proprio S. Margherita Ligure ad ospitare dal 22 al 26 maggio il Campionato Italiano Dinghy 12’. Un riconoscimento verrà consegnato poi a Cesarino Sangermani, che rappresenta la 3° generazione di un’ostinata stirpe di lavoratori del mare. All’età di 7 anni con suo padre, il grande Cesare, giocava a fare il “velaio americano” e non ha mai né sognato né immaginato di fare un lavoro che lo allontanasse dalla prestigiosa produzione di barche del Cantiere di famiglia, fondato alla fine del 1800 dal nonno Ettore. Allora, nel piccolo cantiere di Mulinetti, venivano costruiti artigianalmente piccoli yachts a vela. Successivamente si passa alla costruzione di yachts sempre più grandi ed importanti, rigorosamente in legno; dal 1946 nella sede di Lavagna le barche di questo prestigioso cantiere, progettate anche da architetti famosi, vengono commissionate dalle più importanti famiglie italiane e la vittoria al FastNet di Chiar di Luna apre le porte del cantiere alla committenza internazionale.
Da adolescente il nostro premiato inizia a regatare con suo padre e continuerà a partecipare a regate nazionali ed internazionali di vela e di off-shore per circa 40 anni, ottenendo brillanti risultati. Quando entra a lavorare nel prestigioso cantiere di famiglia, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, sono gli Anni 70; svolge in questi primi anni un volontario e severo apprendistato delle diverse fasi del ciclo produttivo, e contemporaneamente si dedica alla conoscenza delle tecniche di progettazione e ai calcoli strutturali. Nel 1986 resta solo alla guida del cantiere, continuando a costruire e progettare prestigiose barche a vela e investendo nell’innovazione tecnologica e nella formazione professionale. Nel 2004 viene eletto presidente del Distretto della Nautica da Diporto del Tigullio in questi ultimi anni ha collaborato intensamente con Enti ed Istituzioni, tenendo lezioni sulla storia e sull’evoluzione delle tecniche della costruzione navale in legno ed occupandosi di restauro conservativo di imbarcazioni di interesse storico-culturale. Il suo più grande desiderio è quello di riuscire a trasferire ai propri collaboratori tutto ciò che in molti anni ha imparato con passione e sacrificio, nella speranza che i vecchi e nobili mestieri possano sopravvivere nel tempo. Per lui il mare non è né viaggio né navigazione, ma passione e lavoro. Di se stesso dice: “Orgoglioso e cocciuto, sono convinto di aver appreso e di stare facendo il più bel mestiere del mondo”.
Un riconoscimento verrà anche consegnato a un giovane sportivo, Taito Sanchez. Nato in Argentina, a 5 anni si trasferisce in Italia. Il padre, maestro d’ascia, gli costruisce un “barchino” e lo appassiona fin da bambino al mare e alla vela. Da adolescente, studente dell’Istituto Nautico, inizia a regatare su imbarcazioni d’altura e la sua passione, unita ad un naturale talento, continua nel tempo e lo porta a regatare con imbarcazioni importanti: Maxi, Mumm 30, Farr 40, con le quali ottiene brillanti successi sia in campo nazionale che in campo internazionale, vincendo un Campionato europeo e un Campionato del Mediterraneo.
Nel frattempo si laurea in Ingegneria Elettronica, presso l’Università di Genova con una tesi particolarmente concreta e legata al suo mondo sportivo: “Utilizzo di una Support Vector Machine (particolare rete neurale) per la stima di prestazioni di un Farr40”.
Le sue specifiche competenze tecniche ed elettroniche gli permettono di svolgere a bordo con grande capacità ed efficacia il ruolo di navigatore. Affronta due volte l’oceano nell’ARC e negli ultimi anni, convinto che l’agonismo più vero si realizza nei monotipi, partecipa e vince al Campionato Italiano J80, e sempre su J80 partecipa ai Mondiali a Newport. Attualmente sta preparando ed ottimizzando un J80 e, con un nuovo equipaggio tutto locale, regaterà sotto i colori dello yacht Club Chiavari ai Campionati Mondiali a Marsiglia e agli Europei di Barcellona. Il suo prossimo progetto? Sempre su monotipi, sul nuovo J70, in cerca di nuove esperienze e nuove vittorie.