Turismo, i capolavori Liberty della Liguria e la piazzetta di Portofino fra i locali storici d’Italia: la guida 2013

molo portofino
Foto d'archivio

Liguria. La famosa piazzetta di Portofino entra nell’edizione 2013 della guida dell’Associazione“Locali Storici d’Italia”, che racconta di duecentoquaranta antichi e prestigiosi caffè, ristoranti, hotel, pasticcerie, confetterie che sono stati protagonisti della storia del Paese. In Liguria i locali sono 26, due in più dello scorso anno.

E’ la prima volta, nell’associazione e nella guida presentata in mattinata agli assessori al Turismo e Commercio della Regione Liguria Angelo Berlangieri e Renzo Guccinelli, entra anche la piazzetta del borgo già presente con il Caffè Excelsior, l’Hotel Splendido e il ristorante Stella.

Al pari di un grande albergo, un caffè o un ristorante sul mare, la piazzetta è , in effetti, un “salotto” di cultura e mondanità dall’inizio del Novecento. Fra gli ospiti il mondo dell’aristocrazia, della letteratura, dell’arte, del cinema, del lusso. Da Edoardo duca di Windsor e Wallis Simpson, Rex Harrison e Lilli Palmer, Humprey Bogart, Clark Gable, Kim Novak, Ingrid Bergman a Liz taylor e Richard Burton, Orson Welles, Soray, Ernest Hemingway, Sofia Loren e tantissimi altri.

Nella prestigiosa guida diretta da Claudio Guagnini fa il suo ingresso anche il ristorante l’Osteria Luchin di Chiavari, mito della farinata in riviera dal 1907, alla quarta generazione della famiglia Bonino-Mangiante, con i tavoloni sotto gli antichi portici e la semplicità delle ricette genovesi che conquistarono Mario Soldati, Michelangelo Antonioni e Vittorio Gassman

Quest’anno la guida è dedicata a un percorso inedito tra i più prestigiosi alberghi, ristoranti e pasticcerie, confetterie e caffè letterari che scelsero lo stile floreale per i loro spazi e arredi. Molti i capolavori liguri, fra i 70 segnalati. Eccoli, di seguito.

La mitica terrazza e gli affreschi trompe l’oeil del Grand Hotel Miramare di Santa Margherita, del 1903, lussuoso testimone del Liberty nel Tigullio dove Marconi trasmise, primo al mondo, segnali radio telegrafici e radio telefonici alla distanza di 150 chilometri nel 1933. Le 15 vetrine sotto i portici del più grande caffè ligure, il Defilla di Chiavari, del 1914, con le sale tutte stucchi, parquet e specchi dove sostavano Rita Hayworth, Sordi, Totò, Paoli e i presidenti Segni e Pertini. La scala ellittica che ispirò a Hitchcock il film “Vertigo” mentre studiava alcune riprese di “Caccia al ladro” all’Hotel Bristol Palace di Genova, palazzo liberty del 1904 amato da Pirandello e D’Annunzio e dall’imperatore Hirohito. Primo Casinò in Italia, nel 1902, l’Excelsior Palace di Rapallo, sede nel 1917 del Convegno di Rapallo dopo la disfatta di Caporetto, ospitò Eleonora Duse, il Duca di Windsor e Wallis Simpson, Re Farouk, Rita Hayworth. Ancora a Rapallo, i delicati fregi e balconi in ferro battuto dell’Hotel Riviera, nato nel 1905 sulla passeggiata a mare, dove, nel 1923, Hemingway scrisse “Gatto sotto la pioggia”, che è parte dei “Quarantanove racconti”. Il Royal Hotel di Sanremo, del 1872, splendidi saloni, un parco da sogno e la prima piscina con acqua di mare, firmata da Gio Ponti, residenza dorata per “Sissi” imperatrice d’Austria, re Farouk, Mascagni e casa dei grandi artisti che partecipano al Festival della canzone. L’Hotel Imperial Palace (1889) di Santa Margherita, dove Russia e Germania, nel 1922, si riconciliarono con il trattato di Rapallo dopo la Grande Guerra: liberty il palazzo, la hall e il “Caffè il Trattato”; magico il ristorante novecentesco, ospitò in segreto Eva Braun, compagna di Hitler, e poi le notti di Simone Signoret e Ives Montand e Humphrey Bogart e Lauren Bacall. La Pasticceria Rossignotti di via Dante a Sestri Levante, del 1900, con arredi in pitch-pine tirati a gommalacca, lo specchio liberty sagomato e i vasi di Baccarat e le statue delle Quattro Stagioni in vetrina stile Art Nouveau.

Fra le stirpi più longeve alla guida dei locali storici e anche in questo caso la Liguria gioca la parte del leone con la famiglia Romanengo di Genova e i Gazzolo dello Stella Portofino ( sette generazioni), le famiglie Sciaccaluga della Trattoria Bruxaboschi di San Desiderio, i Rossignotti delle pasticcerie di Sestri Levante, i Raffetto-Corsiglia, anima della trattoria del Pippo di Ognio-Neirone, con cinque generazioni.

Nel Gotha dei locali storici figurano da qualche anno l’ultracentenario ristorante “da O Vittorio” di Recco, gestito dalla famiglia Bisso attraverso quattro generazioni, , la Pasticceria Liquoreria Marescotti di Genova, un locale della seconda metà del 700, visitato anche da Stendhal, di proprietà di Alessandro Cavo, famiglia produttrice da cinque generazioni degli storici amaretti di Voltaggio, marchio registrato nel 1931.

I locali storici della Liguria (circa 10% di quelli a livello nazionale), sono presenti nella quattro province liguri di Savona, Genova, Imperia e La Spezia.

Il Savonese è presente nella guida con il caffè pasticceria Balzola, di Alassio. Nel locale, aperto nel 1902, nacque , negli Anni Venti,il “caffè-concerto” italiano con artisti del calibro di Tito Schipa e Beniamino Gigli. Al Balzola lo scrittore russo Maksim Gorki incontrava la colonia inglese di Alassio, i dolci di Rinaldo Balzala, pasticcere di Casa Savoia attirarono Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse.

Genova è presente nel volume anche con : la Pasticceria Svizzera Vital Gaspero di Albaro, l’Antica Osteria del Bai, dove Giuseppe Garibaldi e Nino Bixio salutarono con il bicchiere della staffa la partenza con i Mille dal vicino Scoglio di Quarto, il caffè Mangini, cenacolo giornalistico-letterario genovese frequentato da Sandro Pertini, la confetteria Romanengo di piazza Soziglia, fra le più antiche (1780) e famose d’Italia. Il caffè Mangini , nell’edizione 2009 della guida, entra anche nei primati dei locali storici, fra quelli più “giornalistici”, per essere stato redazione volante, oltre che di Sandro Pertini, direttore de “Il Lavoro”, anche del direttore del Secolo XIX Umberto Vittorio Cavassa.

Nel Golfo Paradiso la guida segnala il ristorante Manuelina della famiglia Carbone, storico punto di riferimento di Recco capitale gastronomica.

A Sestri Levante lo spazio nel volume dei locali storici è tutto per le pasticcerie Rossignotti, crema e sfoglie, cannoli, cavolini con panna, torroni e torroncini che conquistarono il presidente Roosevelt , Greta Garbo e Guglielmo Marconi. Riflettori accesi anche per la pasticceria Gemmi Il Loggiato di Sarzana, nell’estremo Levante Ligure, fondata in epoca napoleonica e sede dell’annuale concorso internazionale per giovani cantanti lirici.

Da Levante a Ponente, con le due segnalazioni in provincia di Imperia. Riguardano il Royal Hotel di Sanremo, con la piscina alimentata con acqua di mare firmata da Giò Ponti e lo stico Bar Piccardo che ha fatto la storia di Oneglia , dove si entrava solo se laureati. Nel 1908 Mussolini si beccò uno schiaffo dalla proprietaria per un complimento ardito, Fausto Coppi, con dieci minuti di vantaggio, abbandonò al Bar Piccardo la Milano-Sanremo per un caffè, prima di riprendere pedalare a tagliare il traguardo per primo nella città dei fiori.

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