Cronaca

Tragedia Genova, si guarda al futuro: soluzione transitoria nella vecchia torre piloti, poi la nuova costruzione

Genova. Dopo il dolore per la tragedia di molo Giano, ora è il momento di pensare al futuro del porto di Genova. “E’ importante dare messaggi chiari, spiegando che esistono procedure e tempistiche che vanno rispettate. Si lavora con grande coordinamento con l’autorità marittima e tutti i soggetti interessati e prima si terminerà la rimozione delle macerie, anche per capire gli interventi necessari in banchina, poi stiamo lavorando per una soluzione transitoria, probabilmente nella vecchia torre, dove dare ospitalità ai piloti”. A parlare è il presidente dell’Autorità Portuale, Luigi Merlo.

La vecchia torre dei piloti, situata sempre su molo Giano, finiti i lavori, diventerà quindi una sede transitoria per i piloti stessi, che hanno perso 2 pilotine e i loro uffici e dormitori. La torre vecchia era già in fase di ristrutturazione. “Però era modellata per uffici e ora dobbiamo capire se per renderla disponibile per i piloti, che hanno anche camere e mensa, servano alcune modifiche – prosegue Merlo – per quanto riguarda la parte interna, credo che riusciremo a dare risposte precise entro qualche settimana, per la ristrutturazione esterna, invece, procederemo con calma”.

La torre di controllo vera e propria, comunque, dovrà essere realizzata da un’altra parte. “Si lavora su più fronti, in modo che si possa procedere alla progettazione e alla realizzazione di una nuova torre – continua il presidente dell’Autorità Portuale – Cogliamo l’occasione anche per accelerare gli scenari che ci stanno intorno, in particolare per velocizzazione i lavori della diga”.

Dal governo, intanto, sono arrivate rassicurazioni soprattutto per quello che riguarda le attività dei piloti. “Anche ieri abbiamo lavorato sul tema dell’emendamento, che viene affrontato in doppia commissione al Senato, Trasporti e Ambiente – dichiara Merlo – sarà discusso nei prossimi giorni e mi auguro dia prime risposte celeri per le somme urgenze”.

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